Incremento dell’indennità, la Gualtieri replica alle accuse: “Stucchevoli polemiche, il nostro impegno dopo il sisma continua”

MONSAMPIETRO MORICO - Il sindaco: "I risultati ottenuti sono solo l’inizio di un lungo e tenace percorso di ricostruzione avviato con coraggio e competenza, che proseguirà senza indietreggiare di fronte alle future responsabilità né di fronte ad alcuna avvilente strumentalizzazione di un fenomeno infausto come questo terremoto"

 

“Carissimi,  desidero, in occasione della festività dell’Epifania, esprimere a nome mio, della Giunta , M.Tiburzi- V.Alessandrini, e dell’Amministrazione tutta in carica, il più vivo ringraziamento, a tutti coloro che hanno continuativamente donato, nostro tramite, alla comunità di Monsampietro amicizia, stima e vicinanza, rafforzando il quotidiano impegno in prima linea, condotto, da oltre un anno, (ancora nella provvisoria sede, container) con competenza passione e professionalità senza indietreggiare di fronte a strumentali, sterili e stucchevoli polemiche (che si leggono in questi giorni sui social e sui media indirizzati all’amministrazione di cui sono Sindaco)”.

Inizia così la lettera aperta del sindaco di Monsampietro Morico Romina Gualtieri finita nel calderone dei social a seguito dell’Art 44 che ha previsto, per i sindaci dei piccoli Comuni in cui sono state decretate zone rosse post sisma, un incremento dell’indennità. Di fronte ai tanti insulti e polemiche il primo cittadino ha deciso di chiudere una volta per tutte con le supposizione e spiegare, dati alla mano, lo stato delle cose. 

Desidero puntualizzare che, nonostante la continua presenza e partecipazione ai tavoli istituzionali, sia regionali che nazionali, questo Sindaco (che in precedenza percepiva meno di 1.000 euero, avendosi per due volte ridotto il compenso, così come nulla veniva percepito dal vicesindaco e dagli assessori), da oltre un anno, ha assunto le responsabilità della quasi interezza dell’Ente, in relazione al fatto che in pianta organica sono assenti le figure del Segretario comunale e del contabile, con conseguente aggravio di responsabilità in capo al Sindaco, ma, con corrispondenti corposi risparmi per l’Ente, ovviamente ignorati da coloro che pretendono di fare politica mediante spot e propaganda”.

Gualtieri che aggiunge: “L’incremento delle indennità consentite e previste per un anno dall’art 44 DL 189/16 convertito in L.45/2017, per i Sindaci e per la giunta dei Piccoli Comuni in cui sono state decretate le zone rosse, è un provvedimento adottato da molte altri Enti interessati dal sisma, in ragione del fatto che, come nel caso specifico, chi si trova a ricoprire la carica di Sindaco ha dovuto dedicarsi, donando il proprio tempo h.24 e la propria specifica professionalità alla complessa risoluzione delle problematiche afferenti il sisma. Inoltre, sempre chi critica, dimostra di non conoscere nemmeno che, presso le competenti sedi istituzionali, si è già provveduto a presentare istanza per porre le indennità in capo alle spese del Sisma”.

Il sindaco di Monsampietro Morico prosegue:”In aggiunta va detto che coloro che oggi criticano strumentalmente, dimostrano anche di ignorare, essendo loro rimasti ben distanti da tutte le vicende pratiche legate al dramma che abbiamo e stiamo vivendo, il costante impegno finalizzato a garantire l’operatività di chi ha gestito l’emergenza h.24, all’indomani del sisma del 24 agosto 2016, dimostrata, solo per fare un esempio, dall’aver ottenuto l’immediato intervento di intere squadre di donne e uomini del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco provenienti da diversi Comandi con cui è stato dato seguito all’esecuzione di opere di riduzione del rischio negli edifici pubblici ed in tutte le Chiese del paese, quando ancora ignote erano le procedure per la conduzione degli interventi, con il coraggio di assumere su di sé la responsabilità delle operazioni di intervento, in assenza delle quali altamente improbabile sarebbe stato il salvataggio delle torri gemelle della Chiesa di S. Michele Arcangelo, essendo stato chiuso il cantiere esattamente 2 ore prima della scossa del 28 ottobre 2016. Dalla successiva scossa del 30 ottobre del 2016, ancora maggiore è stato l’impegno di questo Sindaco della Giunta e dell’Amministrazione tutta, che ha condotto ai numerosi sopralluoghi di Gruppi Tecnici d’Intervento (GTS) per gli edifici di particolare interesse storico con le ulteriori opere per la messa in sicurezza finalizzate alla riduzione delle zone rosse interdette al traffico pedonale o veicolare, il tutto al fine di tutelare la privata e pubblica incolumità e riportare gradualmente la normalità nella vita quotidiana del paese.

Romina Gualtieri che, dati alla mano, evidenzia il lavoro svolto: “A livello strutturale il Comune di Monsampietro Morico, nonostante le numerose segnalazioni di sopralluoghi per la verifica dell’agibilità degli edifici danneggiati, è stato in tempi record capace di assolvere a tutte le richieste dei cittadini per interventi di squadre di ingegneri architetti e tecnici certificatori messi a disposizione dal Comune di Livorno verso cui esprimo un vivo apprezzamento e ringraziamento per il tramite del Sindaco Filippo Nogarin. Quanto alle attività commerciali all’indomani del sisma del 30 ottobre, immediati sono stati i soccorsi di molte Regioni ed associazioni l’Unione Industriali dell’Emilia Romagna, nella messa a disposizione di moduli deputati alla continuazione delle attività commerciali per la dichiarata inagibilità (vedasi anche dentista, barbiere, alimentari), attività beneficianti della normativa ZFU oltre agli incentivi di natura regionale. Quello che più grave è sottacere la reale portata e l’esattezza dei risultati ottenuti dall’Amministrazione che non si sarebbero di certo colti se non vi fosse stato un impegno costante e quotidiano:
–  stanziati € 660.000 nel primo piano delle opere pubbliche per l’intero edificio della sede comunale;
–  stanziati €  594.000 di recente per la ricostruzione delle abitazioni adibite ad alloggi ERAP e sede della Protezione civile in S.Elpidio Morico,
– finanziamento Regione Marche di circa € 30.000 per la completa microzonazione sismica di III livello, (con annesso studio della natura del sottosuolo) atta alla rielaborazione del nuovo PRG ed aggiornamento del Piano di Protezione civile.

La generosità dell’intera Nazione Italia ci ha consentito di ricevere i seguenti beni pubblici;
– donazioni in denaro (in corso di aggiornamento) per oltre € 65.000,00 destinati esclusivamente alle necessità afferenti il sisma;
– a livello strumentale; n.5 moduli operativi, prefabbricato destinato a luogo di culto, lavatrici, computer, impianto campanario elettrico, turbina spazzaneve, illuminazione edifici di culto; nonché una Fiat Panda tipo “4×4”, un Minibus tipo Scudo, ed un Pick up, ;
– per la scuola “Giovanni Paolo II”  sono state donate due lavagne multimediali con annessi due kit e p.c, materiale didattico, videoproiettori, arredo scolastico, sedie, banchi, che hanno reso e renderanno la scuola centro e modello per l’intero ISC di Montegiorgio.
In più a seguito di diverse riunioni tenutesi in piena estate si è colto l’obiettivo di portare il tempo pieno nella scuola dell’infanzia a fronte del pregresso decretato taglio della docenza con conseguente riduzione a tempo parziale”.

Da qui la conclusione: “I risultati ottenuti sono solo l’inizio di un lungo e tenace percorso di ricostruzione avviato con coraggio e competenza, che proseguirà quotidianamente con passione e senso di responsabilità, senza indietreggiare di fronte alle future responsabilità né di fronte ad alcuna avvilente strumentalizzazione di un fenomeno infausto come questo terremoto che per dimensione e portata mai si è ricordato negli annali di Monsampietro Morico”.


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