Il suggestivo colpo d’occhio del palace triestino. Foto Dino Pizzuti
TRIESTE – Nessuno ha mai vinto in casa della capolista quest’anno. L’Alma Trieste ha inaugurato la stagione sportiva con una serie di undici vittorie consecutive prima di cedere per due volte nelle ultime tre uscite. Per il campionato e le Final Eight, si diceva in premessa, con la vittoria corsara veregrense quale unica arma per accedere all’epilogo di Coppa considerando il mancato sostegno dai risultati maturati sugli altri campi ( vedi l’incrocio tra Jesi e Ravenna ). La parità di performance messa per ampi tratti sul campo da Amoroso & soci svanisce però al ritorno dal riposo lungo, Trieste veste i panni della corazzata qual è con la sfida che diventa pressoché a senso unico.
IL TABELLINO
PODEROSA XL EXTRALIGHT MONTEGRANARO 73: Powell 23, Amoroso 18, Corbett 16, Campogrande 5, Treier 5, Maspero 3, Rivali 2, Gueye 1, Zucca 0, Altavilla 0, Angellotti 0. All. Gabriele Ceccarelli
PARZIALI: 18 – 18, 22 – 17, 23 – 14, 18 – 24
LA CRONACA
Capitan Valerio Amoroso inaugura l’incrocio con una bomba che vale lo 0 – 3 della rottura del ghiaccio. E’ una sorta di biglietto da visita dagli intenti corsari firmato Poderosa, affatto in soggezione al cospetto della capolista, ma l’Alma, grazie anche a Cavaliero va 6 – 7 a metà di quarto, che diventa 8 – 7 per il primo sorpasso locale. 4’45” e Poderosa in attacco, 11- 9 con tanto di reazione ad un rapido parziale di -4. Green fa valere la sua classe, fatta di fisicità e tecnica, ed è 13 – 9 a 3’40” dalla prima sirena. Powell replica, 13 – 12. Anche se con affanno la XL Extralight resta in scia, 18 – 16, che diventa 18 pari grazie alla squadra di coach Gabriele Ceccarelli quanto mai abile a speculare sulla sporadiche buche difensive biancorosse.
Si riprende dunque dalla parità, che diventa subito 21 – 23 Poderosa, con la compagine gialloblù cioè a rispondere colpo su colpo alla corazzata triestina spinta dai 6.000 presenti ( una decina le unità a sostegno ospite partite da Montegranaro ). Le rotazioni, di lusso ( eccome ) premiano Trieste, con Dalmasson in grado di pescare dalla panca sempre con qualità. Il gap oggettivo tra i roster però non fa la concreta differenza, si procede quindi a braccetto ( 25 pari ) a 7’30 dal riposo lungo. Baldasso mette la freccia, 27 – 25, Prandin allunga a 29 e Green fa volare i suoi sul 31 – 25: un break che impone il time out a Ceccarelli sulla metà di quarto. La XL Extralight agguanta così la sfida, 33 – 31, tenendo fede al buon approccio di serata contraddistinto da equità di rese sul parquet. Cavaliero in penetrazione colpisce fortuitamente Rivali, che esce per infortunio. La sfida si accende, 2’34” da giocare, 36 – 33, Corbett fa il -1, Cavaliero però rilancia i suoi e Bowers sbarra le incursioni offensive gialloblù. Si va al riposo lungo sul 40 – 35.
Inizio da incubo per la XL Extralight. Trieste parte con un netto 11 – 3 di parziale per un perentorio +13 complessivo biancorosso. Numeri cioè a premiare tutto il roster di coach Dalmasson, con la verve agonistica e la lucidità tattica apparentemente smarrita in casa calzaturiera. 51 – 38 a metà di terzo tempo, che diventa 55 – 42 cammin facendo, con la Poderosa affatto in grado di ricucire lo strappo manifestatosi alla ripresa delle ostilità sportive. Due triple in fila di Baldasso lievitano il punteggio al massimo vantaggio, 63 – 47, lievemente attenuato sul 63 – 49 alla sirena.
Gli ultimi 10′ partono con brio sull’asse Maspero – Treier, Montegranaro non lascia nulla di intentato, Zucca e Campogrande sprecano in attacco nonostante una difesa che pare, ora, reggere l’urto di un Alma ( forse ) appagata. Il 64 – 51 è comunque un corposo patrimonio da gestire per Trieste, Ceccarelli va di forze fresche, effettuando profonde rotazioni, ma Cavaliero infierisce da 3. Difesa a zona 2 – 3 per la Poderosa, che paga sempre un pegno di 13 punti ai padroni di casa. Janelidze macina con sostanza, ora c’è il – 18 a 4′ dalla fine, ma nella sostanza la sigla di chiusura è già iniziata. I veregrensi però sono duri a morire, dimezzano lo svantaggio con la corazzata al comando delle operazioni del torneo. Da segnalare l’esordio del ’97, ultimo arrivato alla corte dei Bigioni, Altavilla. A 47” dalla fine servirebbe un miracolo per coprire 9 punti di distacco. Treier spara da 3, ed è -6, 79 a 73 a meno di un minuto dalla fine. Finisce 81 – 73, la Poderosa esce amaramente dalla finali di Coppa Italia, ma niente e nessuno potranno scalfire il cammino alquanto positivo messo in mostra sin qui dai calzaturieri, matricola terribile di campionato.
Paolo Gaudenzi
Fotogallery
Foto Silvia Giannini e Dino Pizzuti
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