FERMO – E’ ricominciato con intensità il programma di allenamenti al ritorno dalle feste e subito i canarini dimostrano di avere sete di vittoria. Mancano 10 giorni alla prima partita del 2018 e Destro sta preparando la Fermana, non solo fisicamente ma anche emotivamente ad affrontare in casa il Sudtirol. Si fa portavoce dei suoi compagni, il numero 9, Luca Cremona, portabandiera della squadra cittadina, artefice, con i suoi compagni della scorsa stagione, della promozione nel professionismo.
E si riparte “in silenzio e rabbiosi”, dice Cremona, con una grinta che è come un palloncino pronto ad esplodere bello gonfio dalla bruciante sconfitta di San Benedetto. “Torneremo sui nostri passi, tireremo fuori la nostra personalità”, quella che ha contraddistinto un gruppo valido e compatto, più nei momenti di difficoltà che in quelli meno duri (basti ricordare al carattere messo in mostra nella vittoria a Salò).
Con Petrucci fuori uso per la squalifica addebitatagli nel derby, potrebbe avere maggiore visibilità: “Le decisioni spettano al mister, poi è ovvio che mi piace giocare più minuti possibili. Resta fermo il fatto che conta più di tutto che la squadra vinca”. Il compianto Luciano Rispoli direbbe “Ma che belle parole!”, mentre il pubblico, in realtà, pur apprezzando lo spirito di squadra e il self-control nelle risposte, preferisce di gran lunga ritrovare l’emozione di iniziare il 2018 intonando a squarciagola il coro “Cremona non perdona”.
Del Vicenza , società attualmente sull’orlo del baratro, parla come il mister Destro, glissando con la stessa maestria, ma con in più la poesia descrittiva che richiama un’immagine alla Holly e Benji: “Non dobbiamo pensare agli altri, ma esclusivamente a dimostrare quanto valiamo, concentrati e ad andare a duecento all’ora sul quel bel fazzoletto di prato verde”.
Meno dieci giorni quindi allo scontro casalingo con l’Alto Adige, una bella occasione per Luca Cremona, una vetrina che gli si apre per riprendere la via del gol: “Sarebbe un risultato importante anche per i tifosi, loro ci seguono dovunque e ci hanno applaudito anche dopo il 3-0 incassato a San Benedetto. Se lo meritano davvero e, come dice il mister, noi dobbiamo solo pensare a sudarci la maglia fino all’ultima goccia!”.
Silvia Remoli
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