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Furbetto del cartellino in ospedale,
scoperto e denunciato

CAMERINO - Il dipendente dell'Asur, secondo le indagini della Guardia di finanza, si allontanava dal posto di lavoro per ore e rientrava per timbrare a fine giornata. Deve rispondere di peculato, truffa, interruzione di pubblico servizio

Timbrava il cartellino e poi usciva a fare commissioni o andava a casa e rientrava a fine turno: scoperto e denunciato per truffa aggravata, peculato e interruzione di pubblico servizio un dipendente dell’Asur che lavora all’ospedale di Camerino. A scoprirlo la guardia di finanza di Camerino. I militari per diversi giorni hanno pedinato l’uomo nelle giornate in cui doveva essere al lavoro. E’ così venuto fuori che il dipendente durante lo svolgimento di turni lavorativi, sia mattutini che pomeridiani, si allontanava per ore dal luogo di lavoro, talvolta anche con il mezzo dell’amministrazione sanitaria, senza timbrare il cartellino e senza autorizzazione. Si trattava di incombenze che, però, nulla avevano a che fare con l’attività ospedaliera, tra cui recarsi a fare la spesa, prelevare i figli da scuola ed accompagnarli a casa restandoci fino a sera, recarsi presso agriturismi nella zona di Camerino e così via.
In questo modo, sottraeva, di fatto, indebitamente, numerose ore di lavoro all’ente, per destinarle a scopi strettamente personali. Quanto appurato dai finanzieri veniva confermato dall’acquisizione dei tabulati delle presenze giornaliere dell’Asur e anche da un controllo su strada, appositamente effettuato al dipendente in un orario in cui avrebbe dovuto trovarsi in ospedale. Inoltre è emerso che l’uomo, quale operaio specializzato, riveste un incarico di particolare responsabilità, in relazione al quale, in casi di bisogno, è richiesto un tempestivo intervento, volto ad evitare possibili conseguenze e rischi all’incolumità di persone e di pazienti ospiti dell’ospedale.


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