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Tenta il raggiro di una signora di fronte al supermercato: la truffa fallisce e scappa

PORTO SAN GIORGIO - Il racconto della potenziale vittima di un raggiro, avvenuto nella mattinata di ieri, di fronte al supermercato Conad

 

di Paolo Paoletti

“Sono uscita dal supermercato e un giovane a bordo di un’utilitaria bianca mi ha affiancato, viso pulito, avrà avuto circa 25/30 anni”. Inizia così il racconto di una signora potenziale vittima di un raggiro, nella mattinata di ieri, di fronte al supermercato Conad di Via Andrea Costa a Porto San Giorgio.  La massima attenzione da parte della  donna ha permesso di smascherare il truffatore che se l’è data a gambe, ma allo stesso tempo l’estrema verosimiglianza di quanto raccontato rende il tentativo di raggiro quanto mai pericoloso per potenziali nuove vittime.

Una dinamica molto semplice, dopo essersi avvicinato alla signora il giovane ha iniziato a vantare parentele con un sacerdote del posto per poi continuare: “Non mi riconosce vero? Possibile? Facevo il chierichetto a messa. La saluta tanto mia mamma, stavate sempre sedute vicine a messa, ora è invalida”. A far nascere il sospetto il fatto che alla richiesta del nome della madre del giovane non è mai arrivata risposta, solo frasi mirate a sviare la conversazione come: ” Grazie è tanto gentile”.

Il giovane, che aveva un accento del nord Italia,  ha poi parlato dell’inaugurazione di un presunto negozio, con tanto d’invito e la consegna alla vittima di un piccolo omaggio. Poi è scattata la richiesta. Cambiare una banconota da 20 euro con due da 10. La signora, avendo ormai ben definito la situazione ed il fatto che molto probabilmente si trattava di soldi falsi, si è rifiutata. Da qui la fuga del giovane che se n’è andato a bordo della sua auto.

“Ho segnalato quanto avvenuto ai carabinieri – ci racconta la signora – dove ammettere che era davvero credibile e in un primo momento ci sono caduta anche io, essendo una frequentatrice della chiesa. Il dubbio mi è sorto quando, nonostante insistessi, non mi veniva mai detto il nome di questa presunta mamma che mi mandava i saluti“.  Un racconto importante che può permettere do evitare di cadere in simili raggiri, soprattutto nei confronti di anziani.

 

 


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