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Alunni e docenti del Pergolesi daranno voce alla memoria, ricordando la Shoa

FERMO/SERVIGLIANO - Concerto dell’Orchestra d’Archi Junior e di un sestetto di docenti, martedì 23 gennaio a Servigliano; conferenza-concerto mercoledì 24 gennaio all’auditorium Billé

di Alessandro Giacopetti

Si intitola Voci della Memoria ed è una doppia iniziativa del Conservatorio musicale “Pergolesi” in occasione della Giornata della Memoria 2018: un concerto dell’Orchestra d’Archi Junior e di un sestetto di docenti, martedì 23 gennaio alle 21 al teatro Comunale di Servigliano; una conferenza-concerto mercoledì 24 gennaio alle 17.30 all’auditorium Billé, con il professor Raffaele De Luca, del conservatorio Verdi di Milano. Titolo: “Tradotti agli estremi confini: musica e musicisti nel campo di Ferramonti.

Oggi, alla presentazione ufficiale, Carlo Verducci, presidente del Pergolesi ha spiegato che “il 27 gennaio è il Giorno della Memoria per ricordare e riflettere su uno dei drammi più terribili della storia: la volontà di distruggere una razza in maniera pianificata, determinata e scientifica. Vennero eliminati anche gli invalidi psicofisici perché rovinavano l’immagine della supposta razza pura, oltre agli zingari e agli avversari politici”.

Lo stesso Verducci ha sottolineato che “il Conservatorio deve molto ad Annio Giostra, uno di quelli che si è salvato e che ha raccontato la memoria della sua esperienza attraverso la musica, essendo un grande violinista.

Grazie – ha concluso Carlo Verducci – ai maestri e agli studenti che lavorano ogni anno a questo progetto che assume rilevanza civile e politica nel senso più alto del termine. Uno dei lavori più formativi realizzati dal conservatorio, in collaborazione con enti locali e associazioni del territorio”.

Il progetto veicola con la musica un messaggio civile, di tolleranza ed educazione – ha aggiunto Nicola Verzina, direttore del Pergolesi – perché noi siamo educatori alla pratica musicale, insegnando il grande repertorio dei classici. Ma la musica veicola anche messaggi a livello culturale. Voci della Memoria ha una valenza sociale perché si collega al ricordo di un evento tragico della storia dell’umanità e serve a far capire agli studenti il significato del Giorno della Memoria, inteso come presa di consapevolezza di ciò che è stato”.

E’ Cristiana Arena a curare Voci della Memoria:“Un progetto in cui il ruolo educativo del conservatorio è centrale. Mercoledì 24 gennaio sarà presente il Professor De Luca, docente del conservatorio di Milano, che conduce studi sulla presenza di artisti e musicisti nei campi di concentramento. La sua conferenza riguarderà in particolare il Ferramonti,  in Calabria. Molti degli internati – ha spiegato la curatrice del progetto – hanno anche suonato e composto all’interno dei campi di sterminio, perché si trovavano in posizione di privilegio rispetto ad altri prigionieri. Dobbiamo, quindi, tirar fuori tale patrimonio artistico che aspetta solo di avere voce attraverso gli strumenti, mediante la ricerca storica. L’evento si svolgerà alle 17.30 per permettere la presenza di due classi delle scuole di Fermo, una del Liceo Artistico, l’altra del ITT Montani, grazie alla collaborazione con la professoressa Vallesi. Obiettivo: fare entrare gli studenti all’interno del progetto attraverso le emozioni”.

Martedì 23 gennaio, al teatro comunale di Servigliano si esibiranno sia l’Orchestra d’Archi Junior, diretta da 4 anni dal Maestro Donato Reggi, che un sestetto di docenti di cui lo stesso Reggi fa parte. “32 elementi di soli archi che suoneranno per una giusta causa, dando un piccolo contributo ed eseguendo come brano finale Hava Nagila che è una canzone storica ebraica” – ha spiegato il Maestro.

A rappresentare il legame con il territorio, la presenza in conferenza stampa di Moira Canigola e Lorena Massucci. La presidente della Provincia di Fermo, ha ricordato che “quello che è successo purtroppo potrebbe accadere di nuovo e solo la conoscenza può evitarlo. Il legame tra musica, ricordo e territorio è rappresentato dalla scelta di sedi significative: il capoluogo e Servigliano dove si trova un ex campo di prigionia. La musica – secondo Moira Canigola – permette di ricordare e far pensare, coinvolgendo emotivamente i ragazzi che non hanno vissuto questo periodo storico”.

Dal canto suo Lorena Massucci, presidente del Consiglio Comunale, ha definito il “Conservatorio Pergolesi, fiore all’occhiello di Fermo che raccoglie studenti da tutto il mondo. Io che abito qui di fronte, li vedo. Ritengo – ha concluso la presidente Massucci – che l’arte, unita alla cultura e alla storia, sia il modo più efficace per portare questo tipo di temi all’attenzione dei ragazzi”.

 

 


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