Flavio Destro: “Ci prendiamo i fischi”,
gli unici applausi sono
per l’esordio di Cognigni

SALA STAMPA - Alla fine del match Fermana-Sudtirol i canarini sconfitti vanno a prendersi le contestazioni sotto la curva Duomo. L’incoraggiamento del pubblico è tutto e solo per l’entrata in campo del fermano con la maglia numero 32. Il tecnico canarino vuole uscire dal momento difficile quanto prima

Luca Cognigni bomber canarino

FERMO – Nella pancia del Bruno Recchioni a prendere la parola per primo è Paolo Zanetti, ex centrocampista dell’Ascoli nel campionato 2006/07, attuale allenatore del Sudtirol.

Abbiamo vinto meritatamente, ma devo riconoscere che la Fermana ha avuto un paio  di occasioni per agguantare il pareggio, eventualità che, se si fosse verificata, non avrebbe scandalizzato affatto”. E moderatamente entusiasta e parla con i toni educati di chi è ospite quest’oggi di una casa non troppo ostile, mentre nel corridoio adiacente la sala stampa riecheggiano le grida gioiose dei suoi giocatori che festeggiano nello spogliatoio i tre punti. “Fisicamente siamo stati energici, ma io ero più preoccupato dal punto di vista emotivo perché veniamo da un mese di pausa forzata”, aggiunge il tecnico veneto riferendosi all’ultima partita del 2017, Sudtirol – Pordenone rinviata per campo ghiacciato.

Viene così congedato in fretta il vincitore, pronto a riprendere il lungo viaggio di rientro in Trentino con i suoi biancorossi.

Paolo Zanetti mister del Sudtirol

Giunge quindi l’atteso Flavio Destro, che parla di un momento difficile della squadra, da cui vuole uscire il più in fretta possibile.  E soprattutto si prende i fischi del pubblico con rassegnata serenità: “Quando giochiamo bene, giustamente, ci applaudono, mentre quando li deludiamo hanno pieno diritto di protestare. Non siamo stati belli, ma sopratutto non siamo stati coraggiosi, abbiamo temuto la loro fisicità”.

Poi pensa all’umore di suoi ragazzi:  “Ora più che mai dobbiamo compattarci per uscire in gruppo da un momento grigio: sapevamo che era un campionato impegnativo, e non dobbiamo smettere di lavorare, sempre insieme”.

Sugli infortunati e sul mercato: “Ogni settimana ne succede una”, sottolinea scocciato ma senza trincerarsi in scuse, parlando degli indisponibili e degli imprevisti: “Sperotto ancora out per fastidi al polpaccio e dopo Fano non posso metterlo a rischio; Gennari (oggi bravo in campo ma sfortunatissimo protagonista dell’autogol) ha messo quattro punti (sopra la tibia dopo lo scontro con un avversario davanti alla porta di Valentini). Parlando degli innesti da fare prima della chiusura del calciomercato, dichiara: “La società sa cosa ci serve per rafforzarci”.

Unica nota positiva: Ilario Iotti in ripresa, presto in campo.

Flavio Destro, tecnico dei gialloblù

Luca Cognigni è stato l’unico a ricevere gli applausi dei tifosi fermani, contenti di vedere il concittadino rientrare in campo, dopo il grave infortunio di un anno e mezzo fa, dovuto proprio ad un’intervento falloso di Tait, oggi vicecapitano degli ospiti, che gli fece una brutta entrata sul ginocchio destro: “Non porto rancore nei suoi confronti, si sa che nel calcio certe cose succedono. Mi aveva già mandato dei messaggi in precedenza per sapere come stavo ed oggi ci siamo salutati con molta sportività”. Sull’emozione di calcare il parto del Recchioni dice: “E’ stato bellissimo, peccato solo aver inaugurato la mia maglia gialloblu con una sconfitta. Sapevamo che incontravamo una buona squadra, contro la quale abbiamo sfiorato anche il gol su due episodi da palla inattiva, poi, purtroppo, la loro rete ci ha tagliato le gambe” (anzi, dopo tre minuti è giunto anche il taglio vero e proprio alla gamba di Gennari, su cui vi aggiorneremo nei prossimi giorni).

“Mi è piaciuto avvertire di aver pian piano ritrovato il ritmo – conclude – ed il senso delle distanze in campo, anche perché ci avevo lavorato tanto con lo staff: ho provato la giusta tensione iniziale e una piacevole prontezza fisica”.

Silvia Remoli

 

Luca Cognigni alla sua prima partita in maglia gialloblù

 

 


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