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Servigliano e l’importanza della memoria: “Nelle camere a gas fu distrutto il concetto di umanità”

EVENTI - Martedì 23 gennaio alle ore 21 nella sala del Teatro comunale il Conservatorio Pergolesi di Fermo presenterà il concerto “Voci della Memoria”. Sabato dalle 9.30 alle 12.30 nella Casa della Memoria il convegno “Servigliano 1943-Servigliano 2018”

 

Entra nel vivo a Servigliano il programma in vista del Giorno della Memoria. Grazie alla collaborazione della Prefettura e della Provincia di Fermo, del Conservatorio G. B. Pergolesi di Fermo e del Comune di Servigliano, l’associazione Casa della Memoria è riuscita ad allestire giornate di storia davvero uniche nel panorama regionale, lungo le quali storici e studiosi cercheranno di raccontare esaustivamente cosa è stata la Shoah, cosa sono le leggi razziali e qual è stato il ruolo del Campo di Servigliano in questa terribile vicenda. Dopo l’anteprima dedicata a Gino Bartali, Giusto delle Nazioni, si entra nel vivo con altri eventi.

Martedì 23 gennaio, alle ore 21 (sala del Teatro Comunale), il Conservatorio Pergolesi di Fermo presenterà il concerto “Voci della Memoria”: musica e recitazione, dagli scritti letterari all’esecuzione musicale di brani solistici o d’insieme per costituire le voci della Memoria.

Sabato 27 gennaio, dalle 9.30 alle 12.30 nella Casa della Memoria, si terrà il convegno “Servigliano 1943-Servigliano 2018”, con la partecipazione dell’ITT Montani di Fermo.

“Nelle camere a gas fu la nozione stessa di umanità ad essere distrutta – spiega Giordano Viozzi, presidente della Casa della Memoria –. Ricordare non basta, se non si arriva a considerare ideologia, storia, tentativi di revisionismo, che nell’Europa e nell’Italia di oggi hanno condotto ad un’acuta e drammatica perdita di memoria storica”.

Il convegno è curato da Paolo Giunta La Spada, direttore scientifico, e prevede un intervento di Giuseppe Millozzi, vice presidente. Interverranno le maggiori autorità e cariche istituzionali provinciali. L’intervento musicale sarà a cura del Conservatorio di Fermo con musiche di Williams, Bloch, Piovani eseguite da Dora Merelli, Alice di Monte, Giulia Durante (violini), Giulio Tassotti (viola), Valentina Verzola (cello) e Emma Principi (pianoforte). Al termine dell’incontro verrà deposta una corona in ricordo dei deportati da Servigliano ad Auschwitz. A seguire, dalle 14.30 alle 17, Open Day: guide della Casa della Memoria saranno a disposizione per visite al Campo e al Museo.

Mercoledì 31 gennaio, alle 9.30 presso la Casa della Memoria, chiusura del programma con il convegno “Servigliano-Fossoli: verso Auschwitz”. Anche in questo caso parteciperà una delegazione dell’Iti Montani. Sarà una giornata con 3 protagonisti principali: Costantino di Sante (direttore dell’Istituto storico di Ascoli Piceno) parlerà di “Gli ebrei internati nel Piceno durante la Seconda Guerra Mondiale”; Marzia Luppi (direttrice della Fondazione ex-campo Fossoli) terrà una relazione su “Il ruolo di Fossoli nella deportazione dall’Italia”. Chiusura di Paolo Giunta La Spada sul tema: “70 anni di Storia e Memoria”.


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4 commenti

  1. 1
    Massimo Sgrilli il 22 Gennaio 2018 alle 11:49

    Non sarebbe giusto spiegare ai giovani quante e quali sono le ipocrisie criminali del presente poi lasciare a loro la scelta di piangere se per il passato oppure per questo presente che sta togliendo loro il futuro?

  2. 2
    Lorenzo Mattiacci il 22 Gennaio 2018 alle 15:33

    E dimenticare gli orrori del passato così che possano compiersi di nuovo…? Piuttosto sarebbe bello meditare su passato presente e futuro e non ripeterli

  3. 3
    Massimo Sgrilli il 22 Gennaio 2018 alle 16:09

    Il giorno della memoria deve iniziare il primo di gennaio e finire il 31 dicembre e ogni giorno vanno ricordati tutti i crimini commessi nel mondo non solo quelli nazisti per mezzo dei quali riusciamo a purificare le nostre coscienze dicendo :io non c’ero!

  4. 4
    Carlo Angelini il 23 Gennaio 2018 alle 6:15

    Ma Servigliano non è mai stato un campo di sterminio……… Di che parlano?

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