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“La Regione stabilizzi i precari
della sanità”: nel Fermano 163
tra determinati e co.co.co.

SANITÀ - Alessandro Pertoldi, segretario generale regionale della Cgil Marche Funzione Pubblica, elenca le necessità di persone "che assicurano quotidianamente servizi sanitari indispensabili e si trovano ad operare in una condizione lavorativa di incertezza ed insicurezza"

“In un quadro di condizioni di lavoro degli operatori della sanità marchigiana pesantemente peggiorate in questi ultimi anni, si inserisce il fenomeno del precariato rappresentato dalle diverse figure professionali presenti nel Servizio Sanitario Regionale”. Così Alessandro Pertoldi, segretario generale regionale della Cgil Marche Funzione Pubblica. “Parliamo di 1.350 fra uomini e donne che assicurano quotidianamente servizi sanitari indispensabili e si trovano ad operare in una condizione lavorativa di incertezza ed insicurezza”.

Questi i precari presenti nelle cinque Aree Vaste nelle quali si articola l’Asur Marche:

– Area Vasta 1 Pesaro Urbino 178 tempi determinati e 31 co.co.co.

– Area Vasta 2 Ancona 635 tempi determinati

– Area Vasta 3 Macerata 113 tempi determinati e 30 co.co.co.

– Area Vasta 4 Fermo 136 tempi determinati e 27 co.co.co.

– Area Vasta 5 Ascoli Piceno 173 tempi determinati e 27 co.co.co.

“La questione precari – prosegue Pertoldi – rappresenta oggi una vera e propria emergenza sia per le persone che si trovano nella condizione di instabilità lavorativa sia per i servizi sanitari che vengono assicurati ai cittadini con l’apporto fondamentale di questi lavoratori.

L’art. 20 del D.Lgs. n. 75/2017 ha introdotto – a decorrere dal 1 gennaio 2018 ‐ misure volte al superamento del precariato. Le nuove disposizioni fanno seguito all’accordo Governo‐Sindacati del 30 novembre 2016. Inoltre, la recente legge di bilancio ha esteso l’ambito di applicazione delle norme relative alle procedure di stabilizzazione del personale del Servizio sanitario facendo riferimento a tutto il personale (anche dirigenziale) medico, tecnico-professionale e infermieristico.

Sollecitiamo la Regione affinché venga predisposto il piano di stabilizzazioni in forza di quanto previsto dal recente Decreto Madia (D.Lgs. 75 del 2017) in materia di superamento del precariato e nel contempo venga completato il programma di stabilizzazioni già avviato con la Delibera della Giunta Regionale n° 247 del 2016.

Inoltre, in attesa che la Regione assuma i provvedimenti di propria competenza la Fp Cgil chiede che vengano prorogati tutti i contratti a tempo determinato in essere fino a conclusione delle procedure di stabilizzazione”.


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