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Accogliere e far socializzare disabili, aiutarne le famiglie:
nuovo Cser in Valdaso (FOTO)

CAMPOFILONE - Sarà attivo da lunedì 29 gennaio il nuovo Centro Socio Educativo Riabilitativo (CSER) situato nel centro di Campofilone, in via degli Orti. Un servizio per tutta la Valdaso

di Alessandro Giacopetti

Un edificio di proprietà della parrocchia di San Bartolomeo, concesso in comodato gratuito al Comune di Campofilone: “Uno CSER che va a offrire servizi alla parte di territorio della Valdaso non coperta fino ad oggi – ha detto nella presentazione ufficiale di questa mattina, il sindaco Ercole D’Ercoli, – grazie alla collaborazione della Pro Loco di Campofilone, presieduta da Massimo Bocci che ha messo a disposizione gli incassi della lotteria 2017 e al cui finanziamento partecipano anche aziende private del territorio”.

Una struttura per tutto il territorio voluta all’interno del Comitato dei Sindaci dell’Ambito Territoriale XIX. Per questo alla presentazione di oggi erano presenti anche il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, Alessandro Ranieri, coordinatore dell’Ambito Sociale XIX, il parroco Don Osvaldo Riccobelli, il dott. Licio Livini direttore dell’Area Vasta 4, il dott. Vincenzo Rea, alla guida del Distretto Unico del Fermano, e il campofilonese dott. Giovanni Feliziani, responsabile Servizi Integrazione Socio-Sanitaria. Il respiro territoriale della struttura è stato dato dalla presenza tra il pubblico presente, del sindaco e vicesindaco di Altidona, Enrico Lanciotti e Giuliana Porrà, del sindaco di Moresco, Massimiliano Splendiani, oltre al vice di Campofilone Gabriele Cannella, l’assessore Alessia Ionni e la consigliera comunale Michela D’Alessandro. Diversi anche i genitori e ragazzi dello CSER.

Alessandro Ranieri, Coordinatore Ambito Sociale XIX: “Rappresenta la prima struttura d’ambito partita da una progettazione fatta insieme al Comitato dei Sindaci. Un traguardo importante in termini di coordinamento di servizi perché questa dialogherà con le altre già esistenti”. Il riferimento è al Montepacini, alla Bottega delle Idee e all’Albero dei Talenti.

Paolo Calcinaro, presidente del comitato dei Sindaci ha sottolineato “il lavoro svolto del comitato in due anni e mezzo che ha portato all’apertura di questa struttura e di una casa rifugio per donne vittime di tratta: cose che rimangono a favore la comunità”.

Licio Livini, direttore AV4: “Compito nostro è prendere in carico situazioni di disabilità insieme a tutto il contesto che gli sta intorno, compatibilmente con le economie per arrivare all’efficienza dei servizi. La disabilità non è intesa come malattia ma come un fattore per favorire l’inclusione dei soggetti. Questo è il compito delle istituzioni”.

Il dott. Rea, direttore del Distretto Unico ha chiarito: “Non è lo CSER di Campofilone ma copre tutta l’area sud della provincia di Fermo per la presa in carico di soggetti con particolari disabilità. Noi abbiamo 5 casi che si spostano nell’Area Vasta 5, quella di Ascoli. Dobbiamo riportarli nel nostro territorio”.

A nome della parrocchia di San Bartolomeo, Don Osvaldo Riccobelli, ha ricordato “il grande lavoro svolto dal mio predecessore, che lo scorso anno ha avuto un problema. E’ lui ad aver iniziato una collaborazione con il Comune per la ristrutturazione di un edificio che aveva problemi, ma che da sempre ha accolto bambini e anziani”.

Giovanni Feliziani, Responsabile Servizi Integrazione Socio-Sanitaria: “Nelle Marche l’attenzione dei sindaci e dei giornalisti relativamente alla sanità è rivolta alla collocazione degli ospedali. Invece abbiamo 16000 posti residenziali ed io vorrei si ponesse attenzione su cosa si fa a livello di di territorio: ad esempio per i pazienti che sono stati appena operati, che fanno riabilitazione, che necessitano cure di salute mentale e psichiatria dei minori, o per quelli che hanno disturbi alimentari. Quando una famiglia non riesce più a sostenere lo sforzo di accompagnare un familiare in difficoltà, deve trovare posti adatti. Questa struttura è per la vallata dell’Aso. Un’altra è a Force, Comune appartenente all’Area Vasta 5.

I Comuni – ha concluso Feliziani – devono pensare a fare strutture aggregate prima di anticipare la notizia che il 23 febbraio arriverà Luca Ceriscioli, governatore della Regione Marche a Campofilone per una conferenza stampa in cui verrà presentata una struttura riservata a affetti da Alzheimer dell’istituto Santo Stefano. Sempre insieme all’Ambito Sociale XIX si pensa a portare servizi a Pedaso”.

Il Centro Socio Educativo Riabilitativo (CSER) è diurno, ampio circa 190 metri quadri, aperto dal lunedì a venerdì dalle 9 alle 16, il mercoledì fino alle 17.30. Accoglierà soggetti in condizione di disabilità medio-grave in una stanza con tv, una polifunzionale, due laboratori, cucina con mensa, e spazi all’aperto compreso un terreno dove praticare giardinaggio. L’obiettivo è quello di far socializzare gli ospiti sviluppandone le attitudini a seconda delle loro possibilità. Il trasporto sarà realizzato dal servizio Comunale di trasporto disabili di ciascun Comune dove il paziente risiede.

A gestirlo, dopo aver vinto l’apposito bando cui hanno partecipato 7 aziende, – ha spiegato nella presentazione odierna Alessandro Ranieri, coordinatore Ambito Sociale XIX – è la Cooperativa COOSS Marche, che cura altri 3 centri dell’Ambito XIX e altri limitrofi e che quindi permetterà di fare un lavoro di coordinamento delle attività. Previste anche giornate in cui ci sia un ritrovo di tutti i soggetti delle varie strutture si ritrovino, assieme alla cittadinanza”.

“Gruppi di pazienti utilizzeranno i laboratori coordinati dagli operatori: Annalisa Paolantoni, Paolo Scipioni, Paola de Angelis – hanno spiegato Giuseppe Marconi e Gloria de Luca della COOSS Marche – Noi quindi investiamo nelle risorse umane che lavoreranno nel centro, e che si metteranno in gioco”.

     


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