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Centri per l’impiego, ripartite le risorse
La Cgil: “Adesso basta incertezze”

MARCHE - I Centri per l’Impiego operano attraverso 13 sedi principali e 20 sedi decentrate con una forza lavoro che complessivamente ammonta a 324 operatori, inclusi 13 responsabili

 

“È stato fatto un passo determinante per dare un assetto definitivo e stabile”. Sulla ripartizione delle risorse per i Centri per l’impiego, prevista dalla legge di bilancio, interviene Alessandro Pertoldi, segretario generale della Cgil Funzione Pubblica.

“Ora si vada rapidamente fino in fondo – rimarca Pertoldi – e si ponga fine alla lunga fase di incertezza che ha riguardato i servizi all’impiego. È arrivato anche per la nostra Regione il momento di accelerare e di procedere al più presto al trasferimento del personale, alla stabilizzazione dei precari e al rilancio dei servizi.

I Centri per l’Impiego marchigiani operano attraverso 13 sedi principali e 20 sedi decentrate con una forza lavoro che complessivamente ammonta a 324 operatori, inclusi 13 responsabili.

Sulla base delle intese approvate in sede di Conferenza Stato-Regioni, il personale dei Centri per l’Impiego a tempo indeterminato viene trasferito alle dipendenze delle Regioni con corrispondente ampliamento della pianta organica e, conseguentemente, vengono aumentati dal 2018 i trasferimenti.

Contemporaneamente la Regione subentra ai contratti di lavoro a tempo determinato e di collaborazione in essere che vengono comunque prorogati al 31 dicembre 2018.

Per la gestione dei servizi all’impiego, la Regione Marche potrà quindi applicare, in deroga al regime di assunzioni vigente, le procedure di stabilizzazione previste dal recente decreto Madia (art. 20 del d.lgs. 75/2017) ed i contratti sono prorogati fino al termine della procedura di stabilizzazione.

La condizione di incertezza e di indeterminatezza nella quale si erano venuti a trovare i Centri per l’Impiego a seguito del processo di riordino delle funzioni delle Province (Legge Delrio) che aveva portato anche nelle Marche Cgil, Cisl e Uil a promuovere diverse iniziative di mobilitazione e di sensibilizzazione, trova oggi una positiva risposta nella legge di bilancio 2018.

Le risorse per il personale (235 milioni di euro, quali fondi destinati ai contratti a tempo indeterminato, più 16 milioni quali fondi destinati ai contratti a tempo determinato) sono a carico dello Stato ed attribuite alle Regioni alle quali competono però tutti gli oneri legati al funzionamento dei centri per l’impiego.

Alla Regione Marche sono assegnate risorse per 14.003.568 euro per i contratti a tempo indeterminato e 373.178 euro per i contratti a tempo indeterminato.

Dovrà ora proseguire il confronto con la Regione Marche per dare piena attuazione all’intesa sottoscritta in sede locale il 3 luglio 2017 conCgil, Cisl e Uil che ha per oggetto il programma di interventi finalizzati alla riorganizzazione ed al rafforzamento dei Centri per l’Impiego nella nostra regione”.


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