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Salda i propri debiti con il Comune
realizzando un murale per il Montessori

FERMO - Il cittadino ha avuto i requisiti per poter accedere alle misure del baratto amministrativo, strumento introdotto dal decreto Sblocca Italia

 

Quando i lavori socialmente utili sono anche esempio di grande bellezza. E’ il caso del decoro murale realizzato all’interno del Centro di riabilitazione Montessori a Campiglione di Fermo da un cittadino, che ha avuto i requisiti per poter accedere alle misure del baratto amministrativo, strumento introdotto dal decreto Sblocca Italia, che offre la possibilità ai cittadini in difficoltà di poter saldare i propri debiti con il Comune circa alcune imposte e alcuni servizi, mettendosi a disposizione dell’Ente comunale stesso per eseguire lavori utili alla collettività.

Il bando del Comune di Fermo era scaduto l’estate scorsa. Sul baratto esiste un regolamento, approvato dal Consiglio Comunale nel settembre 2016, con cui sono stati definiti i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi di riqualificazione del territorio. Interventi che possono riguardare la pulizia, la manutenzione di aree verdi, interventi di decoro urbano, con finalità di interesse generale.

In questo caso un cittadino ha realizzato al Montessori questo dipinto all’interno del quale ha impresso anche le parole dell’insegnante fermano Marco Moschini.

“Formula virtuosa quella del baratto amministrativo di cui questo decoro è un esempio concreto e bello in un luogo importante per la città ed il territorio” – ha detto il Sindaco Paolo Calcinaro.

“Un risultato ottenuto da un’iniziativa amministrativa che siamo ben lieti di accogliere perché qualificano l’attività del Comune e fanno sentire il cittadino utile alla propria comunità” – ha dichiarato l’assessore al bilancio Savino Febi”.

“Quello del baratto è uno strumento che ha una valenza sociale – ha aggiunto Stefano Paci, Presidente della Commissione Bilancio del Comune – del quale questa iniziativa al Montessori ne è una prova concreta e utile, rispondendo così alle finalità ed agli obiettivi che il bando voleva raggiungere”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 commento

  1. 1
    Nunziatina Acciaresi il 1 Febbraio 2018 alle 13:46

    Eh….perché no?

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