Al Super 8 arrivano Tom Hanks e Meryl Streep con The Post

CAMPIGLIONE DI FERMO - Tante le nuove uscite in programma, tra queste anche la nuova pellicola firmata Marvel Black Panther. Questa volta, invece della fragile alleanza con la parte più facoltosa dei Vendicatori, T'Challa fa squadra con l'agente della CIA Everett K. Ross

The Post è un film di genere drammatico diretto da Steven Spielberg, con Tom Hanks e Meryl Streep.
The Post racconta la storia dietro alla pubblicazione dei “Quaderni del Pentagono”, avvenuta agli inizi degli anni settanta sul Washington Post. L’occultamento dei documenti top secret sulle strategie e i rapporti del governo degli Stati Uniti con il Vietnam tra gli anni quaranta e sessanta innesca una battaglia senza precedenti in nome della trasparenza e della libertà di stampa. In particolare, la pubblicazione dei cosiddetti Pentagon Papers diviene manifesto della ferma e decisa rivendicazione del diritto di cronaca e della libertà di informazione da parte di due figure molte diverse ma accomunate dal coraggio e da una forte etica professionale: l’editrice del giornale Kay Graham (Meryl Streep), prima donna alla guida della prestigiosa testata, e il duro e testardo direttore del giornale Ben Bradlee (Tom Hanks). I due metteranno a rischio la loro carriera e la loro stessa libertà nell’intento di portare pubblicamente alla luce ciò che quattro Presidenti hanno nascosto e insabbiato per anni. Nonostante i meschini tentativi del governo di contenere la fuga di informazioni riservate, i media diffondono la notizia schierandosi dalla parte dei cittadini.
Tutt’altro genere Sono tornato.
Sulla scorta del divertente Lui è tornato, film tedesco che immagina Hitler a spasso per la Berlino dei giorni nostri, l’italiano Sono tornato, diretto da Luca Miniero, vede uno smarrito Benito Mussolini (Massimo Popolizio) riapparire in piazza Vittorio, nella Roma dei giorni nostri, con la divisa sporca e il volto tumefatto. La guerra è finita, la sua Claretta non c’è più e tutto sembra cambiato. All’apparenza. Il duce non apprezza lo scenario multiculturale della piazza gremita, né comprende l’attaccamento morboso all’arnese “telefonino”. Assorbiti dagli schermi e persuasi che si tratti dell’ennesima attrazione per turisti, i passanti continuano a ignorarlo finché, Andrea Canaletti (Frank Matano), un giovane documentarista con grandi aspirazioni ma pochi, pochissimi successi, guidato da necessità e fiuto di giornalista, credendolo un attore comico, non gli propone di diventare protagonista di un documentario. Per l’affabulatore Mussolini è l’occasione di riconquistare le masse. Tra i due comincia così una surreale convivenza: in giro per l’Italia, tra ospitate in tv e incontri con gli italiani dei giorni nostri, porta Mussolini a farsi conoscere e riconoscere sempre di più, fino a diventare addirittura protagonista di un show televisivo. Il Duce si convincerà di poter riconquistare il paese. Un divertente esperimento storico in forma di comedy: i tempi sono cambiati, il “popolo” italiano non tanto.
Dopo la morte di suo padre, mostrata in Captain America: Civil War, il giovane principe T’Challa (Chadwick Boseman) torna a casa per salire sul trono di Wakanda, un’immaginaria nazione nel continente africano, isolata ma tecnologicamente avanzata, e ricca di giacimenti di vibranio. Quando due pericolosi nemici cospirano per portare il regno alla distruzione, T’Challa è pronto a raccogliere l’eredità di suo padre e a indossare gli artigli di Black Panther. Non è la prima volta che il giovane re usa l’identità segreta per fare giustizia: nell’epica battaglia tra lo sprezzante Stark e il cocciuto Rogers, aveva già messo le sue abilità al servizio di Iron Man, in cerca dello scontro diretto con il Soldato d’Inverno. Questa volta, invece della fragile alleanza con la parte più facoltosa dei Vendicatori, T’Challa fa squadra con l’agente della CIA Everett K. Ross (Martin Freeman), completamente ignaro delle ricchezze locali, e con il corpo speciale wakandiano delle Dora Milaje, tra le quali figura anche l’amata Nakia (Lupita Nyong’o). Come Freeman, apparso in Civil War, anche Andy Serkis torna nei panni del trafficante d’armi Ulysses Klaue, conosciuto in Avengers: Age of Ultron.
C’est la vie – Prendila come viene è un film di genere commedia diretto da Olivier Nakache, Eric Toledano, con Jean-Pierre Bacri e Gilles Lellouche.  Tra catastrofiche gaffes e imprevedibili eventi, una scombinata impresa di catering tenta di regalare una giornata indimenticabile a una coppia di giovani sposi.  Nulla è più importante per Pierre (Benjamin Lavernhe) ed Héléna del giorno del proprio matrimonio! Tutto deve essere magico, bellissimo, impeccabile, a partire dallo sfarzoso ricevimento nel giardino di un magnifico castello poco fuori Parigi, affittato per l’occasione. Presto però, il matrimonio “sobrio ed elegante” che la coppia desidera sfugge al controllo dell’inflessibile Max (Jean-Pierre Bacri), navigato wedding planner, incapace questa volta di tenere a freno i vizi e le eccentricità dell’indisciplinata brigata.

Fantascienza in Maze Runner: La Rivelazione, film diretto da Wes Ball, con Dylan O’Brien e Kaya Scodelario. Nel terzo capitolo dell’avvincente saga distopica per ragazzi basata sui romanzi di James Dashner, vediamo Thomas (Dylan O’Brien) e i Radurai unire le forze con i ribelli del “Braccio Destro” per salvare l’amico Minho, rapito durante lo scontro a fuoco dalle truppe del W.C.K.D. Il giovane Velocista, a capo del gruppo di adolescenti sopravvissuti alla prigionia della Radura e alla disperata fuga nel deserto, è determinato a trovare una cura contro il virus mortale che si è abbattuto sul pianeta. La ricerca, irta di sfide e ostacoli insormontabili quasi quanto le pareti del Labirinto, metterà a dura prova l’amicizia e i legami creati tra i ragazzi.

Nel mondo dello spettacolo esistono personaggi dalla personalità così debordante da diventare vere e proprie icone del costume di un’epoca. Uno di questi è sicuramente la modella, cantante e attrice Grace Jones, nata in Giamaica 70 anni fa. Ma per lei gli anni non sembrano passare mai, come dimostra anche il documentario a lei dedicato dalla regista Sophie Fiennes e intitolato Grace Jones: Bloodlight and Bami, in programmazione solo mercoledì prosssimo.

In locandina anche molti successi delle settimane scorse.

 

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