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Poderosa bombardata a Verona,
nell’ultimo periodo matura
una pesante sconfitta

SERIE A2 - Gialloblù attivi per metà della contesa, prima di cedere lentamente il passo agli scaligeri alla ripresa del gioco dopo il riposo lungo. Un terribile avvio dell'ultimo quarto consegna la vittoria alla Tezenis, balisticamente ineccepibile tra fertilità e frequenza di realizzazioni dalla lunga distanza

VERONA – Senza Powell squalificato a monte per due giornate ( poi ridotte a una ) a seguito del faccia a faccia poco cordiale avuto con Guyton ( vicenda che ha caratterizzato la coda dell’ultima gara in casa contro Piacenza ), la XL Extralight torna dal nord Italia con un pesante parziale negativo, frutto di una seconda parte di gara dove ai locali di coach Dalmonte è riuscito davvero tutto. Al contrario, Poderosa come neve al sole tra terzo e quarto periodo, assente di squadra e mancata nei propri uomini simbolo. Il riscatto passa ora per il match contro Treviso, in programma al PalaSavelli mercoledì sera.

IL TABELLINO

TEZENIS VERONA 96: Dieng, Greene 26, Visconti 6, Poletti 8, Jones 15, Amato 28, Guglielmi, Palermo 1, Nwuhuocha, Udom 12, Ikangi, Totè. All. Dalmonte

PODEROSA XL EXTRALIGHT MONTEGRANARO 71: Angellotti ne, Rivali 9, Campogrande 8, Maspero 6, Treier 2, Zucca 7, Cimini ne, Corbett 12, Amoroso 15, Altavilla ne, Gueye 12. All. Ceccarelli

PARZIALI: 22 – 23, 17 – 17, 26 – 14, 31 – 17

LA CRONACA

Greene spara subito da tre, per l’entrata in scena dei locali ridimensionata presto con la medesima moneta: la bomba del pari. Verona insiste e mostra i muscoli, volando sul 9 – 3. Si sblocca perciò Corbett ma la Tezenis viaggia sul +8. All’AGSM Arena è spettacolo: Greene lancia in aria Jones che compie il 16 – 10 in bello stile. Amoroso non ci sta, e dopo il time out chiamato da coach Ceccarelli suona la carica, ben recepita da Corbett: 20 – 17. C’è pure Gueye in campo, ex della sfida, e la Poderosa mette, anche grazie al coloured, la testa avanti per la prima volta in serata. 22 – 23, e si va al primo stop.

Gueye sgancia la bomba ad inizio di secondo periodo, confermando la buona vena di giornata ( ma effimera cammin facendo ai fini di squadra ). E’ il segno di un rientro silenzioso in campo da parte di Verona, e così Amato cerca di prendere i suoi per mano, emulato da Visconti che tenta la tripla spentasi sul ferro. Non c’è niente da fare per la compagine di coach Dalmonte: 24 – 33 con la XL Extralight a menare le danze con un punto esclamativo messo con i tre punti di Rivali. Serve una Tezenis più sbarazzina per rimettere la gara sui binari veronesi. Lentamente la squadra di casa rosicchia così punti sino al 31 – 33, con un portentoso break di 7 – 0. E’ 34 – 33 con il canestro di Poletti, sterilizzato però da Corbett: 34 – 38. Finale di parziale lottato testa a testa, chiuso sul 39 – 40 in favore de quintetto veregrense.

Tonico inizio di terzo quarto quello della Tezenis, 45 – 40 per il sorpasso che Amoroso cerca di limare con una tripla mancata. Rivali lascia pure strada in difesa a Greene. Treier accorcia così sul 47 – 45, per una sorta di abbozzo di riscossa fermana. Corbett pertanto lancia Zucca, che non si fa pregare e schiaccia il quarto punto personale. Ci risiamo: gli arbitri su un contatto fischiano il fallo tecnico a Gueye, Palermo mette il conseguente tiro libero ma inizia bensì a pesare il coefficiente falli in casa gialloblù, con il numero 44 messo a riposo zavorrato da quattro penalità. A 3’18” dalla penultima sirena arriva il nuovo timeout di Ceccarelli sul 55 – 47, capitalizzato dalla bomba sganciata a bersaglio da Jamal Jones. Poletti allunga i suoi a +10, Greene alza la mano, Corbett risponde sulla distanza ( ma ha 0 su 7 da 3 ), il cronometro scorre, Verona comanda di 8 ed allunga. Ci si affaccia pertanto al quarto periodo di gioco con il tabellone a recitare amaramente 65 – 54.

Si riparte con un 1 – 2 veronese dalla lunga che fa malissimo: 71 – 54 il primo scorcio di terzo quarto. In 55 secondi Amato e Jones bombardano cioè la Poderosa, che ora in eventuale ottica playoff deve più pensare alla differenza canestri con gli scaligeri ( + 11 al PalaSavelli ) considerando le misure del distacco arrivate con poco ai 20 punti . La resa passa anche per i due tiri liberi mancati dalla lunetta da Corbett, mentre Verona la mette da tutte le parti con il “simbolo” Amato fertile di punti, ben emulato da un altro onnipresente tra le righe della cronaca, Greene. 91 – 66 a 2’15” dalla sirena è già una sentenza, che matura allo scadere del tempo con il definitivo 96 – 71.

Paolo Gaudenzi

 

Fotogallery

Nel riscaldamento, Gueye con il figlio

Foto Silvia Giannini & Dino Pizzuti


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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