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Cinque Stelle pronti a governare,
“No a sanità privata,
la scuola non è un’azienda”

FERMO - Presentati i candidati pentastellati, tra i quali la 29enne fermana Elena Andrenacci. Il consigliere comunale Marco Mochi ha ricordato le battaglie fatte per la città, evidenziando anche la situazione del nuovo ospedale di Campiglione

di Andrea Braconi

“Tra meno di un mese il Movimento 5 Stelle governerà questo Paese. E per farlo servono le persone. Le persone che saranno parlamentari saranno capaci, competenti e che metteranno il proprio impegno a disposizione dei cittadini”. Marco Mochi, consigliere comunale di Fermo per i pentastellati, ha aperto così la conferenza stampa di presentazione dei candidati per la Camera e per il Senato.

LE BATTAGLIE FERMANE

“Non saranno sicuramente onorevoli, ma portavoce – ha rimarcato -. Significa che noi mettiamo la voce e non le parole, che sono impresse nei nostri programmi elettorali e sono scritte dai cittadini. Cittadini che partecipano a livello locale e che si sono presi la responsabilità di farlo a più alti livelli”.

Il gruppo fermano, che Mochi rappresenta, si riunisce ogni lunedì sera e rimane aperto alla partecipazione di tutti. “Come gruppo locale abbiamo gestito tante cose, che hanno anche valenza nazionale. Penso al raddoppio della discarica di San Biagio, che stiamo combattendo. Penso alla riconversione della ex Sadam ma anche a cose legate all’ordinaria amministrazione, come la vendita degli immobili comunali, ad esempio la Casina delle Rose, beni che vanno tutelati. C’è poi la battaglia degli annessi agricoli: dal Comune tardano a farlo arrivare in Consiglio e sappiamo benissimo il perché”.

Ma è sulla sanità che il Movimento spinge l’acceleratore. “Il nuovo ospedale è in divenire, c’è un progetto che prevede venga spesa una certa cifra, un finanziamento che non copre neanche la metà del necessario. È un progetto fatto nella misura di far passare l’idea che effettivamente ci si stia preoccupando, ma in realtà non è così. Non ultima la notizia della privatizzazione dei punti prelievo, oggi bloccata ma che dopo il 5 marzo riprenderà sicuramente. Un’idea di privatizzazione della sanità pubblica che noi cercheremo di fermare”.

SCIOGLIERE I NODI DI SANITÀ CHE DEVE RIMANERE PUBBLICA

Unica fermana candidata è la 29enne Elena Andrenacci, una prima laurea in Farmacia e poi un’altra in Scienze dell’Alimentazione. “Entrando nel mondo della farmacia – spiega la giovane, che dovrà cercare un posto al sole nel proporzionale Camera Marche Sud – ho capito quanto fosse importante la prevenzione, un aspetto sul quale investiamo solo il 4,1% della spesa sanitaria nazionale. Oggi sono una lavoratrice autonoma e mi sono avvicinata al Movimento 4 Stelle perché ridava luce proprio al nostro sistema sanitario nazionale. Negli ultimi anni c’è stato un taglio enorme, quasi 10,5 miliardi di euro, come certifica la Corte dei Conti, e si sta andando verso una privatizzazione. Invece, il nostro programma è volto a salvare questo sistema nazionale, puntando su prevenzione e rifinanziandolo”.

Anche la Andrenacci dedica un passaggio al nuovo Ospedale di Fermo. “Non mi importa l’involucro, il problema è che bisogna stanziare i soldi, deve esserci un adeguato numero di posti letto e di dipendenti all’interno, oggi per la maggior parte precari o assunti tramite cooperative come avviene al nord”.

REDDITO DI CITTADINANZA PER (RI)COSTRUIRE UN FUTURO

Rachele Silvestri è candidata al proporzionale Camera Marche Sud. “Ho 31 anni, vengo da Ascoli Piceno e sono un perito informatico che a causa delle politiche governi Berlusconi, Monti e Renzi non ho potuto fare il lavoro per il quale ha studiato. Governi che hanno distrutto il futuro di noi giovani. E fa sorridere che oggi si ripropongano per dare soluzioni a problemi che loro hanno causato”.

Attualmente la Silvestri è una commessa addetta alle vendite, ma si dice felicissima di quello che fa. “Però ci hanno tolto il futuro e il fatto che tanti giovani siano costretti ad andare all’estero è una cosa inaccettabile. Per questo come Movimento 5 Stelle, consapevoli dei numeri sulla disoccupazione giovanile e sugli over 45 che hanno perso il lavoro, stiamo puntando sul reddito di cittadinanza. Da 5 anni a questa parte proponiamo questa misura per chi perde il lavoro e che, con questo reddito, può continuare ad avere una vita normale. Ma, naturalmente, avendo degli obblighi, come il frequentare corsi di formazione che li aiuterà a reinserirsi, oltre a dedicare 8 ore settimanali alla propria città. Questa è anche una misura contro la povertà. Il terzo punto è che così iniziano a circolare soldi nell’economia reale, facendola ripartire. I nostri parlamentari hanno stabilito in 17 miliardi la cifra necessaria per garantire questo intervento. In campagna elettorale anche Renzi e Berlusconi si sono accorti di questo, cambiandogli però nome. Ecco, visto che si sono convinti speriamo ci aiutino a portare avanti questa proposta fondamentale per il Paese”.

Altro tema, il turismo. “La politica regionale e nazionale hanno fallito, servono un vero piano e veri tavoli di lavoro con le realtà locali, che devono partecipare attivamente. Bisogna puntare su dei brand di qualità, con il brand Marche che può portare grande ricchezza e dare valore ai nostri territori. Dove si trovano i soldi? L’Unione Europea stanzia molte risorse per questi temi, bisogna lavorare per permettere alla nostra regione di vivere anche di turismo”.

LA SCUOLA NON HA CLIENTI MA PERSONE DA FORMARE

“Nella vita sono un insegnante – ha rimarcato Mirella Emiliozzi, candidato sindaco nel 2012 a Civitanova Marche e oggi candidata all’uninominale per la Camera – e ho vissuto sulla mia pelle la riforma di Renzi sulla Buona Scuola, ultima speronata data alla nostra educativa principe. Anche lì si è entrati a gamba tesa, puntando alla privatizzazione e facendo entrare a pieno titolo la mentalità aziendalistica nella scuola. Ma la scuola non ha clienti ma persone da formare, non tratta merci ma educazione. Non si può pensare ad una scuola che faccia profitto, rimane un ente educativo. La scuola, come la sanità, ha bisogno di sostegno finanziario che il nostro programma prevede. Tutto quello che abbiamo proposto è sostenibile anche economicamente. E quando penso alla situazione della scuola penso anche a come i Governi Berlusconi abbiano tagliato 8 milioni di fondi, tagliato migliaia di cattedre ed eliminato delle discipline. Tutti, quindi, sono responsabili di questa situazione”.


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1 commento

  1. 1
    Anonimo il 10 Febbraio 2018 alle 11:45

    Finalmente..

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