Quando l’Italia chiamò: gli studenti
scoprono la Grande Guerra e l’inno

PORTO SAN GIORGIO - Giovedì 15 febbraio al teatro comunale l'iniziativa organizzata dalla Consulta provinciale degli studenti della Provincia di Fermo, in collaborazione con l'Ufficio IV, Ambito territoriale di Ascoli Piceno - Fermo

La Consulta provinciale degli studenti della Provincia di Fermo, in collaborazione con l’Ufficio IV, Ambito territoriale di Ascoli Piceno – Fermo, organizza la conferenza-spettacolo “100 anni dopo… l’Italia chiamò” sulla grande guerra e sull’inno d’Italia, che si terrà nella giornata di giovedì 15 febbraio, dalle ore 9 alle 13 al teatro di Porto San Giorgio.

“La conferenza-spettacolo – sottolinea la dott.ssa Simona Flammini dell’USR Marche – Ufficio IV, Ambito territoriale di Ascoli Piceno e Fermo, referente della Consulta provinciale degli studenti – con il prezioso intervento dello storico Michele D’Andrea, allieterà gli studenti delle scuole secondarie di II grado della provincia di Fermo, sulla Grande Guerra 1915-18, attraverso una ricchissima dotazione d’immagini, filmati e montaggi originali. Un ulteriore intervento verrà fornito sull’inno d’Italia, una passeggiata a ritroso nel tempo, con il passo dell’ironia e del disincanto, portando al centro della narrazione il nostro inno, attorno al quale ruotano le curiosità e gli aneddoti che ne hanno accompagnato la nascita, il successo, il significato e l’attuale percezione. Non mancheranno richiami ad altri celebri canti dell’indipendenza italiana e confronti con gli inni degli altri Paesi, ricchi di retroscena tanto gustosi quanto sorprendenti”.

In programma un intervento del Coro degli studenti del Liceo Scientifico di Fermo.

Il convegno propone una lettura molto originale della Grande Guerra, superando le impostazioni nazionalistiche o di schieramento in campo. Una prima sezione sarà dedicata ai singoli Paesi, alleati, avversari, neutrali per giungere al coinvolgimento dell’Italia nel conflitto mondiale come cartina di tornasole e riflettere sui significati della guerra in tutti i Paesi che ne hanno preso parte. In altri termini, si tratterà di come un conflitto tanto violento ed oppositivo sia stato il punto di partenza per una politica inclusiva, all’interno dell’Europa e oltre.

 


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1 commento

  1. 1
    Anonimo il 13 Febbraio 2018 alle 19:00

    Complimenti stupenda iniziativa

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