I vincitori di Basano: i tifosi gialloblù che hanno affrontato 900 km per seguire la Fermana
FERMO – A Bassano la Fermana ha subito una sconfitta con un punteggio troppo pesante (4 gol di scarto) che non capitava dal 9 novembre 2014 (Samb – Fermana 4 – 0 in D, una settimana dopo venne esonerato mister Guido Di Fabio). Le precedenti: l’anno prima in casa con la Maceratese (0 – 4, dimissioni di Luigi Boccolini) e dieci anni fa a Montegranaro (dove c’era per il primo anno lo sponsor Finproject), anche in questo caso 4 – 0 e dopo due settimane esonero di mister Francesco Nocera. Ancora più indietro, scarti pesanti in serie C1 contro Foggia (0 – 4), Pavia, Samb e Livorno (5 – 0) e in Serie B con Atalanta, Napoli e Vicenza (4 – 0).
All’ombra del Monte Grappa il primo tempo è stato ben giocato dalla Fermana e il passivo è maturato solo nel secondo tempo perchè questa volta non è stata tutta la squadra a sbagliare l’approccio, ma solo alcuni giocatori, che hanno commesso a ripetizione tanti errori, in qualche caso sin dai primi minuti.
Quando nella ripresa la compagine veneta ha spinto sull’acceleratore e messo in campo anche la superiorità tecnica di alcuni singoli, è riuscita a sfruttare bene gli episodi, che invece nel primo tempo l’avevano vista sfortunata.
Sotto il profilo della classifica cambia poco perchè resta immutata la distanza di sicurezza con quasi tutte le squadre che si trovano più in basso, viste le numerose sconfitte (in più il Vicenza sarà presto penalizzato di 4 punti per il mancato pagamento degli stipendi autunnali), ma nonostante ciò i tifosi sono molto rammaricati (per usare un eufemismo), proprio perchè, al contrario, in una classifica così corta, livellata e immobile, se non fossero stati perduti per strada tanti punti in modo banale, ora i gialloblù sarebbero già in posizione ampiamente sicura per l’obiettivo minimo stagionale che è la salvezza. Con una manciata di punti in più (solo 4-5) ora i canarini sarebbero in posizione più soddisfacente, addirittura tra la 5° e la 6°, tanto per fare un esempio.
A Bassano abbiamo visto alcuni giocatori gialloblù disputare una buona partita, con la solita grinta e attenzione. Qualcun altro invece ha accusato troppi black-out. I bassanesi, molto rapidi e mobili e spesso in pressing, hanno messo in perenne difficoltà gli uomini di Destro che in alcuni casi si sono aiutati poco tra di loro.
In attacco l’undici fermano ha punto poco: Cremona mette sempre il suo solito impegno, ma questa volta è riuscito a fare ben poche sportellate perchè gli avversari erano troppo sfuggenti; in qualche circostanza il generoso centravanti soffre chiaramente la categoria. Da Silva non ha avuto alcuna palla giocabile, mentre Petrucci è riuscito, sebbene solo nel primo tempo, a mettere in crisi gli avversari sulla sua fascia (in primis Karkalis).
È sorprendente come ancora Urbinati, benchè sia il giocatore più limitato tecnicamente per la categoria, sia stato quello maggiormente fastidoso per i veneti, e dai suoi piedi sia partita la palla dell’occasione più limpida per la Fermana (cross per Petrucci); è riuscito spesso a pressare ed arginare dove poteva, ma poi è stato richiamato.
Le prime sostituzioni (inserimenti di Capece, Sansovini e Lupoli) secondo molti sono state fatte troppo tardi: ben sei minuti dopo il raddoppio dei veneti, quindi a risultato ormai già compromesso.
Inoltre se c’era un centrocampista da sostituire non era Urbinati ma Misin che, in giornata nera, ha iniziato a commettere errori già al 1′ di gioco, come indicato dai diversi fermo-immagine che proponiamo in basso. Se sette giorni prima col Teramo le sostituzioni erano state determinanti (sia nel tempismo che nella scelta dei giocatori) per ottenere la rimonta, a Bassano al contrario i cambi non hanno portato miglioramenti.
Ora i gialloblù devono dimenticare subito questa giornataccia perchè da sabato prossimo incontreranno cinque squadre di alta classifica (Triestina, Reggiana, Pordenone, Albinoleffe e Salò), più il Vicenza, e sarà necessaria sempre la Fermana gagliarda e attenta del secondo tempo del derby col Teramo per mantenersi a distanza di sicurezza dalle ultime due posizioni di classifica, le uniche che rischiano la retrocessione.
Paolo Bartolomei
Fotogallery analitica
Fermo immagine sopra: 15° secondo di gioco, Misin, servito a centrocampo in disimpegno da Sperotto, accerchiato da avversari, sbaglia il controllo, si fa rubare palla da Tronco che mette in moto Diop, il quale crea la prima occasione da gol per il Bassano.
33′: Azione ed errore fotocopia di quello di prima. Dismpegno di Sperotto che libera l’area passando a Misin che ha un pessimo controllo col destro facendo una specie di stop a seguire che avvantaggia Botta il quale, pur arrivandogli alle spalle, lo supera facilmente e va alla conclusione, poi smorzata grazie a Gennari.
44′: corner, Minesso dal centro dell’area corre sul primo palo, Sperotto lo insegue ma si fa anticipare; Misin, benché in vantaggio poiché già posizionato sul primo palo, assiste alla scena che si svolge un metro davanti a lui, restando fermo, senza disturbare Minesso che invece colpisce di testa e genera una grossa occasione da gol.
47′ sul gol dell’1-0 Misin rientra molto in ritardo nella sua posizione e va a contrastare in ritardo Tronco dopo che questi (in una zona di campo senza giocatori gialloblù) ha avuto tutto il tempo di aggiustarsi la sfera, fare due passi, prendere la mira e spedire all’incrocio un eurogol e sua prima segnatura personale (il cross veniva da sinistra).
56′: cross da sinistra, Diop è in vantaggio su Sperotto e sigla di testa il 2-0.
58‘ sul 2-0 Proia, nonostante il corpo a corpo con Clemente, riesce con un colpo di tacco a liberare Karkalis (maglia n° 3) il quale supera Urbinati (nonostante sia un paio di metri in vantaggio), ed evitarlo una seconda volta con una sterzata, crossare e offrire a Diop una ottima sfera per il possibile 3-0 di testa.
80′ altro cross da sinistra, Gennari in ritardo su Diop provoca il rigore del 3-0. Anche il 4-0 arriverà da un cross da sinistra.
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