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L’Icubed cede in casa alla
Robur nella serata degli ex

SERIE C SILVER - Osimo sbanca la riviera fermana per 68 - 73 al termine di una sfida iniziata con il doveroso omaggio a Domesi, Conti e Carletti, oggi avversari ma dai trascorsi nobili in canotta biancorossa

La palla a due della sfida

PEDASO – Si ferma a due la mini striscia vincente dell’Icubed, sconfitta in casa dalla Robur Osimo degli ex Domesi, Conti e Carletti. Una partita che poteva rappresentare un passo quasi decisivo verso i playoff finisce purtroppo con l’epilogo più amaro: con questa vittoria, la quarta di fila, Osimo aggancia infatti a quota 20 proprio Pedaso, che riesce però a salvare quanto meno la differenza canestri grazie al +8 dell’andata.

Sicuramente meritata la vittoria della Robur in una serata di certo non brillante per un’Icubed che in attacco ha avuto il demerito di affidarsi troppo spesso a soluzioni individuali che non hanno però pagato dividendi, soprattutto nel tiro dalla lunga distanza (appena due le triple a bersaglio in tutta la gara). Pedaso allora si è aggrappata il più possibile ad un Valentini in versione deluxe, ma non appena Osimo è riuscita a trovare un minimo le contromisure al totem biancorosso la partita si è incanalata verso i suoi binari.

IL TABELLINO

ICUBED PEDASO 68: Piergentili ne, Santandrea ne, Mosconi 10, Di Angilla 4, Tombolini 13, Ortenzi 14, Traini, Valentini 25, Albertazzi ne, Stampatori 2, Capponi ne. All. Ionni

ROBUR OSIMO 73: Bini 19, Breccia 2, Domesi 10, Rasicci ne, Loretani, Mazzieri, Conti 8, Carletti 10, Cardellini 10, Pierucci, David 14. All. Marini

PARZIALI: 19 – 21, 33 – 33, 47 – 51

LA CRONACA

Non poteva essere una partita come le altre: lo si sapeva già alla vigilia e la società pedasina lo confema organizzando poco prima della palla a due un piccolo ma meritatissimo omaggio ai tre ex di turno, che negli ultimi anni hanno contribuito a scrivere pagine indimenticabili della pallacanestro pedasina. Grandi applausi ed emozioni quindi per Domesi, Conti e Carletti, poi c’è una partita importante a cui pensare e coach Ionni si affida al solito quintetto con Mosconi, Ortenzi, Tombolini, Di Angilla e Valentini, mentre Marini sceglie Carletti, Loretani, Bini, Conti e David. 

Chi non sembra per nulla emozionato dalla cerimonia pre gara è Valentini, che si mette subito a lavoro vicino a canestro segnando i primi sei punti della sua squadra (saranno addirittura 13 nel solo quarto inaugurale). Pedaso, però, a parte le iniziative del suo pivot trova poco altro in attacco e in difesa si concede qualche disattenzione insolita di cui Osimo è lesta ad approfittare e così la Robur, con una classica tripla in transizione di Domesi, tocca il +6 (13 – 19) costringendo Ionni al timeout. Dopo il minuto di sospensione, però, Pedaso si aggrappa ancora a Valentini e riesce ad accorciare fino al -2 (19 – 21) di fine primo quarto.

L’Icubed impatta a quota 21 ancora con un canestro del suo pivot, ma è sempre Osimo a tenere in mano le redini della partita con i canestri di Cardellini e David. L’intensità della difesa pedasina è comunque ben superiore rispetto a quella del primo quarto e così, con due liberi del solito Valentini seguenti a un fallo antisportivo di Mazzieri, i padroni di casa riescono a chiudere il primo tempo in parità (33 – 33).

L’inizio di terzo periodo è però favorevole ancora alla Robur: Pedaso perde un pallone dopo l’altro in attacco e così Osimo piazza subito un 6 – 0 di parziale che diventa 10-2 su un canestro di Domesi che vale il +8 ospite. Ortenzi e Tombolini riavvicinano l’Icubed, ma nella parte finale del quarto il punteggio va ad elastico e alla fine tutto sommato Pedaso può essere relativamente soddisfatta del -4 (47 – 51) con cui si arriva all’ultimo mini intervallo.

Osimo in ogni caso sembra essere più pronta: Carletti è ovunque e il suo impatto sulla partita è notevole, Domesi ancora con la tripla in transizione allunga sul +9, che diventa +10 quando sempre Carletti si inventa una tripla incredibile da lontanissimo allo scadere dei 24 secondi (56 – 66). Sembra finita, ma se c’è una cosa che di certo non difetta a Pedaso anche in una giornata di scarsa ispirazione è il carattere: Ortenzi, Valentini e Tombolini riavvicinano l’Icubed fino al -2 con cui si entra nell’ultimo minuto di gioco, l’Icubed produce il massimo sforzo in un’azione difensiva cruciale ma viene bucata proprio allo scadere dei 24 (forse oltre?) da una penetrazione di Bini, che subisce anche il fallo e dalla lunetta firma il +5 che a quel punto per i padroni di casa diventa un ostacolo troppo grande da superare.


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