La Junior Band di Fermo sarà protagonista sabato 24 alle ore 21 e domenica 25 febbraio alle 17.30 all’interno della cattedrale metropolitana per la prima Rassegna di Junior Band che radunerà 170 componenti da Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria. Presenti: Banda Giovanile ” Caduti per la patria ” Mugnano (PG), Junior Band Vallesina di Pianello (AN), Crescendo band Introdacqua (AQ), Banda Giovanile “Paolo Ciavardini” (FR). Concerti e masterclass saranno occasione per il pubblico di vedere giovani musicisti in azione e opportunità per i ragazzi stessi di formarsi con corsi ad hoc e personalità di spicco del mondo e bandistico.
“Una bella iniziativa – ha detto l’Assessore alla Cultura e al Turismo Francesco Trasatti – che siamo lieti di ospitare a Fermo. Ringrazio l’Arcivescovo Monsignor Rocco Pennacchio per aver messo a disposizione il Duomo. La banda giovanile e l’Associazione musicale Amadeus che la sostiene stanno crescendo e diventando una realtà riconosciuta sul territorio regionale e nazionale. Un momento per gustare buona musica e per i giovani stessi di confronto con altre realtà per crescere, oltre che un’occasione socializzante”.
La junior band ha partecipato ad oltre 12 concerti nella scorsa stagione, ad una rassegna fuori regione, e ha organizzato il campus musicale a Piobbico con partecipazione di ragazzi provenienti anche dall’Emilia Romagna.
Visto l’enorme successo delle passate edizioni anche quest’anno e per il 3° anno consecutivo si svolgerà proprio nelle stesse date il master con il compositore Maestro Lorenzo Pusceddu, con ad oggi 58 iscritti che andranno a formare una sorta di “banda laboratorio” che studierà insieme al Maestro sabato pomeriggio e domenica mattina. Quest’ultima aprirà la seconda giornata della rassegna, domenica 25 febbraio alle ore 17.30, sempre al Duomo di Fermo.
Grande soddisfazione da parte del presidente Arianna Isidori, del direttivo e del direttore artistico e maestro della Banda giovanile Maestro Mirco Barani che fa parte della Commissione verbalizzante insieme ai Maestri Lorenzo Pusceddu e Massimo Mazzoni.
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