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Caso Anpas, la Marcozzi contro la Regione: “Fino ad oggi solo tagli lineari e debiti non saldati”

PUBBLICHE ASSISTENZE - Marcozzi:"Evidente l’incapacità gestionale e amministrativa della Regione che ha costretto alla canna del gas le pubbliche assistenze. Inutile poi promuovere il volontariato, sempre più linfa vitale della nostra società, se a livello politico non si riesce a dare risposte concrete e tempestive a diritti, incombenze e costi ben precisi"

Il consigliere regionale Fi, Jessica Marcozzi

“Apprendo che i ritardi e il mancato intervento da parte della Regione su questioni essenziali come i rimborsi spese dal 2013 ad oggi, il trasporto dializzati e i tagli ai servizi abbiano costretto l’Anpas, e con essa, le pubbliche assistenze della Regione alla protesta, a uno sciopero, a questo punto inevitabile, indetto per il prossimo primo Marzo.
Oltre a presentare un’ulteriore interrogazione per chiedere all’Amministrazione chiarezza e tempi certi, e soprattutto interventi immediati, mi farò carico della vicenda cercando di addivenire, il prima possibile, a una soluzione non più rinviabile che paga, però, lo scotto di una miopia gestionale senza precedenti”. Così la capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Jessica Marcozzi interviene in merito al caso Anaps.

“Non si può scherzare e tenere al cappio i cittadini e chi fa volontariato e salva vite – spiega la Marcozzi –  La questione dei mancati rimborsi arretrati dal 2013 e i tagli dei servizi, più volte da me denunciati, hanno costretto, infatti, l’Anpas alla mobilitazione generale con lo stop, dal primo Marzo, delle ambulanze e delle organizzazioni di volontariato. Stop ai servizi e anche alle urgenze. L’Amministrazione regionale ci sta portando verso il caos in un settore vitale per la quotidianità dei cittadini, quello del trasporto sanitario e delle emergenze. Evidente l’incapacità gestionale e amministrativa della Regione che ha costretto alla canna del gas le pubbliche assistenze. Inutile poi promuovere il volontariato, sempre più linfa vitale della nostra società, se a livello politico non si riesce a dare risposte concrete e tempestive a diritti, incombenze e costi ben precisi, e soprattutto rendicontati, di chi si mette al servizio dei cittadini. Nessun credito saldato alle Pubbliche Assistenze costrette in un limbo contrattuale e normativo che rischia di far crollare il sistema emergenziale marchigiano. Per non parlare del nodo dializzati che non hanno più accesso al trasporto del servizio sanitario regionale. Dinanzi alle lacune e alla latitanza della politica dell’Amministrazione regionale le pubbliche assistenze continuano ammirevolmente a sorreggere i dializzati andando però incontro a un aggravio di costi. E questa sarebbe la razionalizzazione dei servizi sanitari voluta dalla Regione? Fino ad oggi solo tagli lineari e debiti non saldati che avranno un solo esito: il collasso del sistema di emergenza e di volontariato“.

 

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