di Andrea Braconi
Stop a grandi opere inutili ed al consumo di suolo. Sì alle energie rinnovabili, all’economia circolare, alla mobilità e ai trasporti sostenibili. Il lancio di un piano urgente per le bonifiche e l’applicazione di una carbon tax per le aziende che inquinano. Sono i punti centrali del programma di Liberi e Uguali sulle tematiche ambientali, punti che sono stati discussi a Fermo in occasione di un’assemblea pubblica alla quale hanno partecipato i candidati Lara Ricciatti, Giuseppe Buondonno, Marco Vallesi e Flavia Mandrelli, oltre alla presidente di Legambiente Marche Francesca Pulcini.
Ad aprire l’incontro Sonia Marrozzini, consigliera comunale. “Una prima considerazione è la coincidenza con l’iniziativa ‘M’illumino di meno’, una sfida lanciata da Caterpillar e che sta prendendo sempre più piede. Altro aspetto è che abbiamo notato che in questa breve campagna elettorale c’è un grande assente tra i temi trattati, e cioè l’ambiente, anche se è una cosa che ci tocca quotidianamente. Liberi e Uguali, invece, ha un piano assolutamente serio, una proposta rivoluzionaria. L’ambiente è anche occasione di lavoro, che si può creare in maniera stabile e progressiva. Per fare questo dobbiamo imporre determinate scelte politiche che vanno in questo senso”.
“Io avrei partecipato a tante iniziative sull’ambiente, ma l’unica forza che mi ha invitato è stata Liberi e Uguali – ha commentato la Pulcini -. E poi questa nuova forza politica ha visto anche la nostra associazione coinvolta, con la presidente che ha dato un segnale forte candidandosi. Riguardo all’ambiente, i cittadini devono capire le possibilità che hanno davanti e devono essere coinvolti nelle scelte importanti. È stato fatto un passo avanti culturale, ma sono ancora tantissime le sfide che sono aperte”.
Un tema che sta a cuore a Legambiente è quello dei rifiuti. “Noi puntiamo su una nuova economia, sana, etica, attenta al territorio, consapevoli che quello dei rifiuti è un mondo complicato dove non è facile riuscire a trovare l’accordo dei cittadini e delle istituzioni. Ma è necessario avere un’impiantistica idonea. Le Marche hanno superato il 65% di raccolta differenziata, ma questa provincia sconta ancora un grave ritardo”.
Sulle bonifiche la Pulcini, citando anche la ex Fim, ha rimarcato la necessità di passare “da ferite per il territorio ad opportunità di sana riqualificazione, anche per il lancio di start up”.
Capitolo terremoto. “C’è questa volontà di misurarsi, capire quali possono essere le strategie per ripopolare quelle zone e creare nuove filiera locali, un ragionamento che abbiamo avviato anche con il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. L’Appennino è un tema centrale, a partire dalla sicurezza di fronte ai terremoti, una questione anche di lavoro, anche da un punto di vista turistico”.
Subito dopo le elezioni, ha aggiunto, servirà aprire un tavolo per capire cosa non ha funzionato finora nel post sisma. “E non è stato poco – ha sottolineato la Pulcini -. Un’opportunità persa è stata quella delle scuole: noi abbiamo proposto di immaginare un nuovo modello, con scuole di area più vasta dove andare a creare servizi più innovativi per far ritornare le persone”.
A seguire gli interventi dei candidati di Liberi e Uguali.
LARA RICCIATTI
“C’è chi ha teorizzato che il Parco dei Sibillini andasse dismesso, quasi fosse una zavorra per una ripartenza dopo il terremoto. Invece noi, dopo aver fatto una battaglia, diciamo che siamo orgogliosi di averlo e continueremo a tenere il punto, rispetto a sindaci come quello di Visso che vede il Parco come un ostacolo. Queste non sono battaglie di radicalismo ambientale e questa deve essere la regione dove chiediamo di investire un punto di Pil per la messa in sicurezza del territorio, a partire dai fiumi alle abitazioni, investendo sul fotovoltaico su ogni edificio pubblico. Davanti a chi fa solo proclami, mentre magari i cittadini di Rubbianello sono disperati perché non vedono ancora il nuovo ponte, noi dobbiamo dire che ci sono le condizioni per invertire la rotta.”
FLAVIA MANDRELLI
“Questo è un territorio fragile, di cui non ci prendiamo cura e niente è stato fatto nonostante ci siano strumenti tecnologici per poter fare. A San Benedetto del Tronto, dove vivo, come consigliera comunale mi sono occupata molto di rifiuti. Di recente mi sono occupata dal porto, dove erano state eliminate le cassette di polistirolo. La nuova Amministrazione di destra ha deciso invece di reinserirle, facendo un danno enorme e andranno contro corrente rispetto alla direttive europee. Liberi e Uguali è l’unica forza attenta a questo tema dell’ambiente, anche in termini di opportunità di lavoro.”
MARCO VALLESI
“Sono una guida alpina e quindi il mio lavoro verrebbe meno se non ci fosse l’ambiente. Noi abbiamo il dovere etico di combattere ecomostri e fabbriche che inquinano, ma il rispetto per l’ambiente passa attraverso l’impegno di tutti. Penso all’agricoltura e alla funzione di custode che ha un contadino: abbiamo dimenticato per anni questa funzione, dimenticato il fatto che le nuove generazioni di agricoltori debbano essere indirizzate verso una politica che sia rivolta a tutti. Dobbiamo lavorare su di loro per farli ritornare a quel ruolo di custodi. Dobbiamo insistere su politiche coraggiose, non possiamo far decidere ad un agricoltore quanto veleno può dare al nostro cibo, dobbiamo incidere sulla filiera fino ad interrompere un circolo vizioso che tocca soprattutto le multinazionali. E sono prodotti che purtroppo entrano anche nelle mense delle scuole. L’alimentazione sana è un diritto di tutti e non è possibile che costi troppo. Quanto alle conseguenze del terremoto, ancora una volta, come dopo il 1997, abbiamo 3 o 4 consorzi che hanno preso in mano tutto a scapito di piccole ditte specializzate. Poi c’è il turismo legato all’ambiente: e qui vorrei dire al signor Petrini, che in un incontro televisivo ha detto che il Parco Nazionale non ha portato lavoro, ha sbagliato. Anche attraverso il Parco noi giovani siamo riusciti a sviluppare attività concrete, rispettando le regole e non con quelle falsità imposte per anni da partiti come il suo. Infine, c’è il discorso del verde pubblico e vi invito a guardare quello che stanno facendo a Fermo. Se l’ambiente è di tutti, nessuno si può arrogare il diritto di rovinarlo dando anche il cattivo esempio al privato.”
GIUSEPPE BUONDONNO
“Ci sono dei no che sono molto propositivi, come il no alla darsena di Porto Sant’Elpidio: siamo contrari ad un uso speculativo del territorio, che produce danni a danni. Sul terremoto: dopo due anni ci sono ancora situazioni difficilissime, la ricostruzione è ancora un miraggio e bisognerebbe venire qui a rispondere ed avere rispetto, non a fare passerelle facendo un uso privato ed elettorale delle figure istituzionali. Sono sicuro che in Parlamento una delle cose più importanti che faremo sarà quella di aprire una grande opera che si chiamerà Appennino, un enorme progetto per il rilancio di quella che è la sofferente spina dorsale di questo Paese: la messa in sicurezza, la ricostruzione e la ristrutturazione dei centri urbani, la valorizzazione dei parchi e del paesaggio, progetti di economia verde e di sostegno alla scuola. Rimetteremo al centro che questo Paese non può continuare con il delirio delle coste, con la creazione di centri commerciali, con lo spopolamento dei centri storici. La questione del terremoto è un pezzo di una questione molto pià grande e non è possibile che ogni volta venga trattato come emergenza. L’emergenza vera è una democrazia che non si pone questa questione. Non possiamo impedire alla terra di tremare, ma possiamo evitare che la gente ci muoia o sia costretta a trasferirsi.”
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