Banditi ‘goderecci’ al Baia Principe
si creano anche un angolo relax,
Beato: «Basta, vendiamo tutto»
(FOTO e VIDEO)

PORTO SAN GIORGIO - Il titolare dello chalet ristorante sul lungomare centro di Porto San Giorgio si è accorto dell'intrusione oggi pomeriggio, dopo un passaggio di controllo. Spariti un proiettore, una tv, delle bottiglie di superalcolici, chiavi, coltelli. Sul posto i carabinieri che hanno avviato le indagini

di Giorgio Fedeli

“Basta, basta davvero, vendo tutto. Questi criminali ti prendono anche in giro. E rispondetemi a questa domanda: se fossi arrivato quando erano al Baia Principe a divertirsi sulle mie spalle, cosa sarebbe successo? Se avessi reagito sarei stato violento, vero?”. Non ha tanta voglia di parlare, Ulderico Beato, il titolare dello chalet ristorante sul lungomare centro di Porto San Giorgio che oggi pomeriggio, passando nella sua attività balneare per un controllo, ha trovato la brutta sorpresa.

Ulderico Beato

La sua proprietà, infatti, è stata presa di mira da dei balordi che, oltre a rubare, coltelli, un proiettore, una televisione ma anche le chiavi del pubblico esercizio e non si sa ancora bene quante bottiglie di superalcolici, si sono lasciati alle spalle una lunga scia di danni, dalle maniglie spaccate agli infissi divelti. I malviventi sarebbero entrati dalla recinzione lato mare. E, passando, hanno procurato dei danni a un pattino. Tutto a soqquadro, insomma, una baraonda. Ma, purtroppo, non basta.

Eh no, perché i criminali hanno scelto il Baia Principe per gozzovigliare e bisbocciare. Come? Difficile da credere ma vero: nella zona est dello chalet hanno creato la loro singolare e inquietante “osteria vista mare”. In altre parole hanno creato una cortina con le panche e le sedie del ristorante, fino al tetto. E nell’angolo nord-est della concessione, riparati da una parte dalle tende e dall’altra da quella posticcia parete di sedie, hanno imbandito la loro tavola brindando a suon di Campari e Jägermeister. Insomma un angolo dove poter gozzovigliare senza essere disturbati, anche tutte le sere.

“Io non ho parole – conclude Beato – ma ci rendiamo conto della gravità del fatto? A questo punto, sapete cosa vi dico? Vendiamo tutto e ci mettiamo anche noi a fare i banditi, tanto vivono sulle nostre spalle e si divertono anche, a quanto pare. Lavorare sembra ogni giorno di più una condanna: cornuti e mazziati. E le forze dell’ordine devono seguire i comizi e i politicanti. Comunque credo ci siano buoni elementi per risalire all’identità di questi delinquenti”. Sul posto una pattuglia dei carabinieri che ha avviato le indagini per cercare di dare nome e volto ai ladri-goderecci.

 


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