L’Anpas conferma la linea dura,
mezzi fermi dal 12 marzo:
“La Regione Marche spegne le ambulanze”

PROTESTA . L'annuncio: "Nel corso dell’incontro sono stati trattati i vari temi già sollevati, seppur in maniera sintetica, rimandando alla prossima settimana, e comunque prima del 12 marzo, il conseguimento di un auspicabile accordo che attualmente è solo nelle intenzioni di tutti gli attori (ma non ancora raggiunto)"

 

Come previsto si è tenuto il preannunciato incontro fra i vertici di ASUR Marche ed ANPAS. A causa dell’emergenza neve attualmente in corso ANPAS non ha annullato definitivamente il blocco dei servizi e la consegna delle chiavi ai sindaci, ma ha invece responsabilmente concordato con ASUR di rimandarlo al prossimo 12 marzo, affinché si possa giungere ad un accordo formale sulle varie questioni ancora aperte. Nel corso dell’incontro sono stati trattati i vari temi già sollevati, seppur in maniera sintetica, rimandando alla prossima settimana, e comunque prima del 12 marzo, il conseguimento di un auspicabile accordo che attualmente è solo nelle intenzioni di tutti gli attori (ma non ancora raggiunto)” Questo l’annuncio dell’associazione marchigiana delle pubbliche assistenze

“Da molti mesi ANPAS Marche ed altre componenti del volontariato – si legge nella nota ufficiale nella quale si ribadivano le motivazioni della protesta –  stanno tentando di addivenire alla soluzione delle gravissime criticità che interessano il sistema di trasporto sanitario ordinario e di emergenza nella regione Marche, anche con riguardo allo stato dei rapporti tra Regione Marche, ASUR/AA.OO. e le rappresentanze delle Organizzazioni di Volontariato che garantiscono una larghissima parte del servizio sul territorio regionale. Nonostante ripetute sollecitazioni e tentativi di aprire un reale dialogo costruttivo per porre urgentemente rimedio ai gravi danni cagionati al sistema da problematiche croniche, aggravate da inopportune quanto pregiudizievoli modifiche normative ed organizzative adottate in tempi più recenti, nessuna reale disponibilità è stata palesata dal competente Servizio Regionale e dall’ASUR, osservando al contrario un gravissimo degrado nei rapporti ed accanimenti, anche sul piano operativo e relazionale, mai constatati in oltre venti anni di intensi rapporti”.

 

 

 


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