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Dalla Spagna al Fermano per migliorare integrazione e rendimento scolastico con il metodo Mus-e

FERMO - Obiettivo, conoscere i rispettivi sistemi educativi per sviluppare nuovi progetti volti a favorire l'integrazione. Coinvolte anche le famiglie degli studenti e le università

di Alessandro Giacopetti

Nell’ambito dei rapporti di scambio bilaterale tra Italia e Spagna, una delegazione proveniente dalla penisola Iberica, composta da 12 persone, è in visita nel Fermano e vi resterà fino a domani sera.

Si inserisce nei progetti educativi della onlus Mus-e, con un grande lavoro organizzativo svolto dalla sezione fermana. Per questo la delegazione è stata ricevuta ufficialmente oggi nella sala Rollina del Teatro dell’Aquila, dal sindaco Paolo Calcinaro. A guidare la delegazione c’è Gonzalo Lopez Martinez, dirigente del settore educazione del Comune di Fuenlabrada, città in espansione sia urbanistica che demografica, “che ad oggi conta 200 mila abitanti, aumentati moltissimo in appena 50 anni – ha spiegato lo stesso Martinez – e dove negli anni ‘80 e ‘90 sono sorti centri educativi, scuole e università, i cui spazi sono usati anche con funzione di aggregazione sociale, sportiva e culturale. Da città dormitorio si è trasformata quindi in città da vivere a 360 gradi. Attualmente – ha proseguito il dirigente del settore educazione del Comune – abbiamo 80 centri educativi tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie. Siamo contenti di essere a Fermo e prendere esempio per poi portare alcuni concetti a Fuenlabrada. Magari, visto il meteo, giocheremo anche a palle di neve”, ha concluso scherzando Gonzalo Lopez Martinez.

Della delegazione fanno parte rappresentanti di Mus-e Spagna, delle scuole Machado e Rayuela, dell’università e del Comune. Ovviamente la nevicata ha modificato il programma di visite, quindi, la delegazione lavorerà quasi esclusivamente nella ex sala giunta del Comune. Oggi visiteranno il teatro dell’Aquila, la biblioteca e le cisterne romane.

Carlo Pagliacci, in rappresentanza di Mus-e del Fermano: “con noi ci sono rappresentanti di muse del Fermano, Rita Basili, Abdulghani Makki, Massimo Del Gatto, oltre a Claudio Marcotulli, responsabile Erasmus del Conservatorio. Domani saremo alla Comunità di Capodarco, e in visita ad una scuola di scuola a Sant’Elpidio a Mare in località Cascinare. La lezione aperta in cui genitori e altri vengano in classe e condividano punti di vista. Quindi lavoriamo con famiglie ad esempio con condivisione gastronomica che ha portato a libro con ricette dei genitori e nonni e portati tutti a cucinare pietanze a scuola. .

E’ stato Marco Montani, consigliere della onlus a ricordare che “Mus-e è presente a Fermo dal 2009, nel 2010 diventa Onlus, con l’obiettivo di rendere le scuole laboratori per integrazione tra culture diverse. I bambini sono la chiave per rendere il mondo più tollerante. Quest’anno nel Fermano abbiamo oltre 300 alunni coinvolti, in 17 classi e tutta la scuola Salvadori a Lido San Tommaso”.

Presente anche Rita Costato Costantini, coordinatrice nazionale del progetto Mus-e Italia: “Il fondamento del progetto di relazione che ha Mus-e è proprio l’incontro reale come simbolo del sogno di una utopia che diviene realtà. In Italia sono 12 mila i bambini coinvolti in 15 città. Grazie a Mus-e Spagna per darci l’opportunità di incontro. Noi crediamo che l’arte sviluppa nel soggetto competenze spesso richieste dall’Unione Europea e quindi faccia crescere bambini in grado di svolgere attività utili in ogni campo”.

Dal canto suo la coordinatrice nazionale di Mus-e Spagna Anabel Dominguez ha spiegato che “per affrontare le diversità bisogna lavorare in un altro modo nelle scuole, perché è importante ciò che si dice ma è più importante ciò che si fa. Le chiavi del metodo Mus-e sono: usare l’arte; unire diverse città e territori; mettere in rete scuole primarie, secondarie, università, enti pubblici, comuni e onlus, per creare un arricchimento e un futuro differente. Il fine del progetto è coinvolgere oltre ai ragazzi, i genitori e la comunità intera per arrivare a migliorare sia il rendimento che la coesione tra bambini e ridurre l’assenteismo dalle scuole. Gli scambi servono a conoscerci, tra Fermo e Fuenlabrada, partendo dalle esperienze educative concrete per generare progetti e idee nuove che trasformino l’insegnamento. Non conta solo il presente. Lavoriamo anche con genitori e nonni affinché i bambini riflettano sul passato per immaginare il futuro”.

Nel gruppo operativo che porterà avanti la due giorni, ci sono anche Anna Maria Bernardini, direttrice scolastica della scuola a San Tommaso, Giocondo Teodori, dirigente dell’Istituto scolastico comprensivo di Sant’Elpidio a Mare. Alessandro Bella, dell’associazione Mondo Minore, che è stato in visita a Fuenlabrada in passato, Félix Labrador Arroyo, del dipartimento Scienza dell’Educazione, Linguaggio, Cultura e Arte, presso l’università Rey Juan Carlos a Madrid, rappresentati delle scuole Machado e Rayuela. Al termine della conferenza stampa sono stati scambiati alcuni doni e libri tra la delegazione spagnola e i rappresentanti del Comune e di Mus-e del Fermano.


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