“Il telecomando della televisione che mi hanno rubato ce l’ho io. Se lo vogliono mi chiamino, glielo consegno io. Evitino di tornare al Baia Principe e di distruggere tutto di nuovo, magari solo per un telecomando”. Toni dal sarcasmo puro quelli usati da Ulderico Beato, titolare dello chalet-ristorante-pizzeria Baia Principe, oggetto di un furto infarcito di danni e anche di un fastidioso, per usare un eufemismo, banchetto (leggi l’articolo). L’amara scoperta l’ha fatta proprio beato lo scorso 24 febbraio quando, andando allo chalet per un controllo di routine, si è trovato dinanzi uno scenario da mani nei capelli. Danni ovunque, elettrodomestici scomparsi. E anche una barricata di sedie e tavoli costruita ad hoc dai ladri per ricavare, in un angolo, un punto dove banchettare con liquori e alcolici. “Ecco, in questo scenario che non saprei come definire, ho trovato il telecomando della tv che mi hanno rubato. Se lo rivogliono vengano al Carrozzone (l’altro pubblico esercizio di Beato, a Lido San Tommaso). Si risparmino la fatica di tornare al Baia Principe e di distruggere quel poco che è ancora in piedi per cercarlo. Vengano da me, glielo consegno io”. Toni sarcastici, quelli di Beato, che manifestano tutta l’amarezza di un pubblico esercente ormai esausto, stanco di dover fronteggiare la criminalità. Proprio Beato, infatti, dopo l’ennesimo furto con danni al seguito, subìto nei giorni scorsi ha gridato ad alta voce di voler vendere tutto: “Tanto non conviene lavorare – la chiosa al vetriolo dell’esercente – chi lo fa è cornuto e mazziato”.
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