“Le donne violate nell’arte. Dall’antichità alla contemporaneità” è il titolo della conferenza dei professori Nunzio Giustozzi e Daniela Simoni che si terrà giovedì 8 marzo alle ore 16 al Teatro Comunale di Porto San Giorgio. Si tratta del terzo evento previsto dal progetto formativo biennale “Viola sarà solo un colore” di sensibilizzazione contro la violenza di genere promosso dal Liceo Artistico “Preziotti Licini” di Fermo e Porto San Giorgio.
Dal V sec. a C. ai giorni nostri, dalla Cassandra nuda dipinta dal ceramografo Kleophrades nell’Hydria Vivenzio agli abiti stesi sui fili da bucato nell’installazione “Thinking of you” dell’artista kosovara Alketa Xhafa-Mripa del 2015, allestita per ricordare le donne stuprate durante la guerra in Kosovo, i due docenti racconteranno la lunga, penosa storia della violenza sulle donne nell’arte. Una narrazione a due voci, una maschile e una femminile, perché la consapevolezza e la riflessione vanno condivise. Nunzio Giustozzi affronterà casi esemplari di violenza sulle donne nel mondo antico, da Cassandra a Lucrezia, tra mito, storia e leggenda. Essi contengono gli elementi archetipi sui quali si è esercitata la capacità creativa degli artisti che in ogni epoca li hanno riletti e rappresentati, come specchio per riflettere, con valutazioni religiose, ideologiche morali, sociali e psicologiche. Daniela Simoni tratterà il tema della violenza di genere e del femminicidio nell’arte moderna e contemporanea partendo dal caso esemplare di Artemisia Gentileschi, fino ad Ana Mendieta e Marina Abramovich, passando in rassegna opere di Degas, Munch, Hopper, Dalì, Balthus, Frida Kahlo.
Dedicato in primis agli studenti, l’incontro è aperto al pubblico e gode del patrocinio della Prefettura di Fermo, della Provincia di Fermo, della Commissione Pari Opportunità della Regione Marche e della Provincia di Fermo, dei Comuni di Fermo e Porto San Giorgio, dell’Associazione On the Road, del Club Soroptimist di Fermo.
“Nell’articolazione del progetto ‘Viola sarà solo un colore’ – commenta la dirigente scolastica Stefania Scatasta – abbiamo incluso date significative come il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ed ora l’8 marzo, muovendoci come istituzione scolastica sul piano dell’approfondimento culturale ai fini di mettere a sistema nelle nuove generazioni una armonia emotiva ed una competenza di cittadinanza tali da cambiare profondamente certi atteggiamenti, combattere la rassegnazione e radicare i valori del rispetto reciproco e della comprensione nei confronti del prossimo. Si intende così arginare la spirale dell’indifferenza e dell’attenzione superficiale per certe date, celebrate solo attraverso gesti simbolici ma effimeri, frutto dell’abitudine e di sterile qualunquismo”.
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