Il sindaco Loira con la nuova assessora Varlotta
Il bilancio di previsione approda in consiglio comunale. Seduta convocata per il 13 marzo quando si presenterà ufficialmente anche la neoassessora, Filomena Varlotta a cui il sindaco ha assegnato proprio la delega al bilancio. Dodici i punti all’ordine del giorno. Oltre ai conti dell’ente per l’anno 2018, i consiglieri saranno chiamati a votare il nuovo piano delle opere pubbliche, undici varianti specifiche al piano regolatore, gli importi della Tari (che si preannunciano in calo rispetto all’anno passato), una modifica sostanziale alle norme tecniche di attuazione della lottizzazione Fermana che consentirà di ampliare le destinazioni d’uso dei locali che si trovano in via Cotechini, molti chiusi, alcuni da tempo in vendita. L’obiettivo è quello di riportare vitalità ad una zona, nata come artigianale, che rappresenta pure l’ingresso ovest della città ed oggi in stato quasi di abbandono. Uno dei punti, peraltro, annunciati in campagna elettorale dal sindaco Loira. Ma è la lotta all’evasione fiscale che in queste ore sta prendendo forma negli uffici comunali. Era stato lo stesso primo cittadino ad anticipare un mese fa a Cronache Fermane che gli sforzi della sua amministrazione si sarebbero concentrati contro quelle sacche di evasione tributaria che affliggono le casse comunali partendo dal principio: pagare tutti per pagare meno. Ecco allora che la morsa intorno ai morosi inizia a farsi sempre più stringente. Ad una ditta di Fermo è stato affidato l’incarico di elaborare, stampare e recapitare 1100 accertamenti da mancato o parziale pagamento della Tari 2016. E’ scritto a chiare lettere nella determina dirigenziale. Per i furbetti del fisco si annunciano tempi bui. “Considerato che l’amministrazione comunale di Porto San Giorgio, al fine di incrementare l’efficacia dell’azione di recupero delle entrate/crediti di questo comune, riducendo l’entità dei residui attivi iscritti in bilancio, al contempo abbattendo l’entità delle risorse di parte corrente destinate al finanziamento del fondo crediti di dubbia esigibilità, ha espresso l’indirizzo di attivare ogni percorso tecnico e amministrativo utile a comprimere il lasso temporale intercorrente tra l’anno in cui sorge il diritto all’imposizione tributaria e quindi il diritto del comune ad incassare il tributo e l’esecuzione delle attività di accertamento di competenza dell’ufficio volte a verificare i mancati o parziali pagamenti ovvero i casi di totale evasione”. In sostanza quanto più sarà ravvicinata l’attività di accertamento rispetto all’annualità dell’imposta, tanto più sarà possibile verificare i mancati pagamenti, con maggiore possibilità di recupero delle somme non pagate. L’obiettivo dell’equità fiscale non è più solo un principio astratto. Ed i tempi di riscossione tendono ad abbattersi con buona pace di chi evade.
Sa.Ren.
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