di Giorgio Fedeli
Un motor grader del Comune dato alle fiamme. Un incendio, quasi sicuramente di natura dolosa che scuote la comunità di Monterubbiano, con in testa il suo sindaco, Maria Teresa Mircoli: “Abbiamo un territorio vastissimo. E il ripetersi di reati inizia seriamente a preoccuparci”. Ma andiamo per ordine. Questa mattina, intorno alle 10,40, un contadino ha notato delle fiamme alzarsi da contrada Piaggiole, nella campagna di Monterubbiano. Lanciato l’sos sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, che hanno subito provveduto a spegnere definitivamente l’incendio, i carabinieri di Monterubbiano e lo stesso sindaco Mircoli. E’ lei a raccontare l’accaduto, con dei precedenti inquietanti: “Con i pochi mezzi che abbiamo a disposizione cerchiamo sempre di arrivarle tutte. E quanto accaduto oggi ha dell’inquietante. Il motor grader era stato parcheggiato in un capannone privato pronto per l’emergenza neve.
IL PRECEDENTE
Ma nei giorni scorsi qualcuno ha rubato le sue batterie. E, così, dopo aver sporto denuncia, con non pochi sforzi siamo comunque riusciti a fronteggiare l’emergenza neve con un altro mezzo, con un servizio di fatto autogestito.
Il sindaco di Monterubbiano, Maria Teresa Mircoli
Ed oggi, di nuovo. Qualcuno sembra abbia dato fuoco alle gomme del mezzo. Quella è oltretutto una strada dove non è difficile non essere visti, si entra e si esce. E credo che il tutto sia avvenuto di giorno, d’altronde l’sos è partito intorno alle 10,30. Che siano stati gli stessi che hanno rubato le batterie che sono tornati e non avendo trovato quelle nuove, hanno voluto fare uno sfregio? Un dispetto? Non lo so. Ma essere bersagliati due volte nel giro di dieci giorni di certo fa male. E’ stato un atto delinquenziale di basso livello. E non è il primo”.
L’ALLARME DEL SINDACO
E qui il sindaco Mircoli allarga il campo di analisi: “Abbiamo un territorio di 32 chilometri quadrati, con una campagna sparsa, 70 chilometri di strade. Quando abbiamo iniziato i lavori ai giardini abbiamo trovato di tutto, piccoli fuochi accesi, aiuole danneggiate, come pure la fontana dove all’interno hanno gettato un prodotto chimico. Per non parlare dei furti: a qualcuno sono scomparsi anche cancelli e porte di casa. Noi siamo una comunità tranquilla, docile. E simili episodi turbano. Sono comunque sicura che la mano di tutto ciò arrivi da fuori. Per questo, con un territorio così esteso, già afflitto dal dissesto idrogeologico e dal sisma, e con gesti di vandalismo e di delinquenza che iniziano a preoccuparci seriamente, chiedo l’aiuto delle istituzioni”.
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