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Crolla una parte del tetto della Chiesa dei Santi Nicolò e Savino, il sindaco rassicura:
“Nessun pericolo”

MONTEGIORGIO - Demetrio Catalini, referente dell'ufficio tecnico della Diocesi, spiega come la chiesa fosse stata chiusa intorno al 2000 a causa dei danni causati da uno sciame sismico

(foto di Fabio Santilli)

di Andrea Braconi

È crollata a Montegiorgio la parte centrale del tetto della Chiesa dei Santi Nicolò e Savino, chiusa da parecchi anni. Ma il sindaco Armando Benedetti, contattato telefonicamente, rassicura subito la cittadinanza: “Non c’è alcun pericolo per le persone e per la circolazione”.

Con Demetrio Catalini, referente dell’ufficio tecnico della Diocesi, cerchiamo di ricostruire la situazione legata a questa chiesa collocata in via Mazzini, nella zona centrale della città. “Dai danni del terremoto post 1997, con le piccole scosse intorno al 2000, la struttura è diventata inagibile – ci spiega Catalini -. Di fatto è venuta giù una capriata, che già si trovava in una situazione precaria. Abbiamo sentito l’ingegnere Capeci che ci ha comunicato che già quella capriata dava cedimenti. Le piogge degli ultimi giorni hanno forse dato il colpo di grazia e il tetto è venuto giù nella parte centrale: quindi non sta verso un confine piuttosto che verso un altro. La situazione della chiesa è stata aggravata dal sisma del 2016 e peraltro non ha mai ricevuto finanziamenti, né dal precedente terremoto né da quest’ultimo. In questo caso è ancora più complicato perché non vengono finanziate le chiese chiuse prima delle scosse del 24 agosto 2016. Noi la tenevamo monitorata e per fortuna tutti i beni di valore, oltre che inventariati, erano già stati spostati. All’interno, quindi, non c’è alcun quadro, pitture o statue di valore”.


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