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Fermana gagliarda, ancora una rimonta
nella ripresa: il pareggio vale oro

SERIE C - Contro una Reggiana forte tecnicamente ma anche dura nel gioco e tutelata dall'arbitro, i canarini vanno sotto di due gol nel primo tempo, poi nella ripresa, con gli innesti di Cognigni e Lupoli, conquistano con il cuore un pareggio insperato grazie ai gol di Petrucci (3° in stagione) e lo stesso Lupoli (7° centro in campionato), poi vanno vicini anche al 3-2. Ottimo pareggio che muove la classifica verso una sempre più certa salvezza

Ingresso in campo delle squadre

FERMO – Il tecnico gialloblù rinuncia allo squalificato Clemente, terzino destro, e Cremona, centravanti. Al posto del primo scala Misin (soluzione più prevedibile), mentre in attacco torna dopo molte settimane Sansovini, mentre si poteva ipotizzare l’esordio dal 1′ di Cognigni, sebbene in posizione centrale del reparto avanzato inizia Da Silva, forse per sorprendere gli avversari, e difatti l’idea riesce perchè proprio da lui nascono i primi pericoli. I gialloblù partono bene e si rendono pericolosi nei primi minuti, poi la Reggiana prende il controllo del gioco e negli unici dieci minuti di black out della Fermana siglano il terribile uno-due. Nel finale di primo tempo canarini vicini al gol che riaprirebbe l’incontro.

Nella ripresa dentro subito Cognigni e poco dopo Lupoli, e con tutta l’artiglieria in campo i gialloblù conquistano il pareggio grazie alle segnature di Petrucci e Lupoli, poi riescono a mettere all’angolo gli emiliani, sfiorano il 3-2 e nel finale, in dieci per l’espulsione di Misin, difendono con i denti l’ottimo pareggio che vale oro considerando che sono stati segnati due gol alla difesa tutt’ora ancora meno perforata del girone. Il punto conquistato avvicina ancora di più i canarini alla salvezza. In sala stampa scherza il presidente Simoni: “Ecco cosa succede quando ci fanno arrabbiare”, ma a microfoni spenti si ragiona anche sulla direzione di gara che ha tutelato dal primo all’ultimo minuto gli ospiti e senza l’espulsione di Misin la Fermana poteva anche vincere.

Il minuto di raccoglimento in memoria di Davide Astori

IL TABELLINO

FERMANA 2 (4-3-3): Valentini; Misin, Comotto, Ferrante (1′ st Gennari), Sperotto; Urbinati, Doninelli (23′ pt Grieco), Maurizi (6′ st Lupoli); Petrucci, Sansovini (1′ st Cognigni), Da Silva (42′ st Saporetti). A disposizione: Ginestra, Mane, Capece, Rossetti, Favo, Salifu. All. Flavio Destro

REGGIANA 2 (4-3-3): Facchin; Ghiringhelli, Spanò, Bastrini, Panizzi; Riverola (32′ st Rocco), Genevier (26′ st Vignali), Bovo; Cattaneo (26′ st Rosso), Cianci, Carlini (42′ st Manfrin). A disposizione: Viola, Bobb, Lombardo, Narduzzo. All. Sergio Eberini 

ARBITRO: Matteo Gariglio di Pinerolo; assistenti Marco Cecchi di Pistoia, Alessio Berti di Prato

RETE: 29′ pt Riverola, 34′ pt Cattaneo, 23′ st Petrucci, 28′ st Lupoli

NOTE: Osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa di Davide Astori. Fermana e Reggiana, su iniziativa della società di casa subito accolta alla Reggiana, sono scese in campo con una maglia bianca recante la scritta “Ciao Davide” e la foto del compianto giocatore azzurro, t-shirt indossata dai calciatori sopra la maglia di gara fino al termine del minuto di raccoglimento.

Espulso al 41′ st Misin per doppia ammonizione. Ammoniti Sansovini, Bovo, Cattaneo, Maurizi, Urbinati, Petrucci, Cognigni e Spanò; angoli 3-4; recupero 2’+4′; spettatori totali 1120 (compresi 444 abbonati e 163 ospiti) per un incasso totale di €7.900.

LA CRONACA

Dopo appena 3′ Fermana in attacco e portiere granata costretto a respingere con i pugni un tiro cross di Misin. Dopo altri due minuti Da Silva recupera un pallone de un passaggio sbagliato di Spanò, la conclusione è respinta male da Facchin (forse perché la sfera è bagnata dalla pioggia), Maurizi prova il tapin con tiro forte da breve distanza, ma la rete non arriva. Ribaltamento di fronte ed è Valentini che respinge una conclusione di Riverola. Insiste la Reggiana e al termine di una verticalizzazione sulla sinistra il cross viene deviato bene da Cianci con un rasoterra insidioso per via della pioggia, ma Valentini si distende bene in corner, il secondo per gli ospiti in pochi minuti.

Dal 19′ Misin gioca con un vistoso bendaggio alla testa per uno scontro aereo con Carlini. Un minuto dopo cross da sinistra, al centro dell’area Cianci viene anticipato di un soffio prima della deviazione a rete. Reggiana superiore nel gioco, Fermana che punta alle ripartenze.

Ritmo alto, molti contrasti duri, l’arbitro inizialmente lascia correre un po’ troppo, poi arrivano i primi cartellini per i giocatori granata, per Sansovini invece causa proteste. Alla metà esatta del primo tempo Doninelli è costretto ad uscire per un infortunio muscolare, al suo posto dentro Grieco, quindi non cambia nulla a livello tattico. Purtroppo è da un errore in retropassaggio proprio di Grieco che al 29′ nasce il gol di vantaggio della Reggiana con Riverola che è bravo ad approfittare e da una ventina di metri fa partite un pallonetto che trova Valentini quel poco più avanti sufficiente a far scendere la sfera a fil di traversa: 0-1.

Risultato che ci sta per la supremazia di gioco degli ospiti che poco dopo (34′) mettono a segno un terribile uno-due: è Cattaneo che penetra in area, con un dribbling evita tutta la difesa gialloblù, troppo statica, poi, arrivato davanti al portiere, con un bel tocco di esterno sinistro mette in rete sul secondo palo lo 0-2.

La reazione della Fermana produce, dopo un’azione elaborata, un tiro in diagonale di Sansovini che va in angolo (il primo per i canarini) grazie all’intervento miracoloso del portiere dopo aver sfiorato il secondo palo e dato ai più l’illusione del gol. Al 43′ Da Silva batte una punizione, al centro dell’area deviazione di testa di Comotto che termina sul fondo passando non troppo lontano dal palo. La prima frazione si conclude con una deviazione al volo di Petrucci fuori mira.

La classifica aggiornata

Negli spogliatoi Destro dice ai giocatori le stesse cose che disse nell’intervallo di Fermana-Teramo, cioè che bisogna crederci. All’inizio della ripresa La Fermana si ripresenta in campo con due novità. Al centro dell’attacco Cognigni al posto di un Sansovini parso poco utile nel primo tempo (ha perso molti palloni, si è fatto ammonire per proteste e ha prodotto solo il tiro dopo lo 0-2). Gennari al posto di Ferrante (scelta tecnica) al centro della difesa. Molti pensano alla incredibile rimonta contro il Teramo di poche settimane prima (da 0-2 nel primo tempo a 4-2 nella ripresa) ma l’avversario è di ben superiore spessore e all’inizio della ripresa concede nulla agli undici di Destro.

Al 6′ il primo acuto dei locali, con Da Silva che si inserisce bene ma fa partire dal limite una conclusione che si perde tra le braccia del portiere. Subito dopo Destro mette dentro Lupoli (al posto di Maurizi che non ha ancora 90′ nelle gambe ed era stato già ammonito), quindi tutta l’artigliera gialloblù è in campo e di fatto i granata sono costretti a ripiegare ma, nei momenti di difficoltà degli emiliani, ci pensa l’arbitro ad invertire qualche punizione a vantaggio degli ospiti e sulle proteste Lupoli viene anche redarguito dal direttore.

Al 17′ Cognigni subisce un grave colpo in volto e sanguina dalla bocca, ma la terna continua a non vedere nulla. Reggiana squadra forte tecnicamente ma anche dal gioco troppo dura e scorretta, forse ben sapendo di essere tutelata dagli ufficiali di gara: un giocatore dopo la gara riferisce che l’arbitro avrebbe detto “tanto qui prima o poi qualcuno sarà espulso. Promessa che sarà puntualmente mantenuta.

Al 22′ della ripresa l’acuto principale dei gialli a riaprire il match. Conclusioni di Lupoli e Da Silva, poi però sul tapin di Petrucci arriva il gol su incredibile papera del portiere Facchin che poco prima aveva respinto bene la seconda conclusione, e anche nel primo tempo si era superato sul diagonale di Sansovini e in altre circostanze. In questo caso però non trattiene il tiro di Petrucci e va a recuperare la sfera quando aveva già superato di poco la linea bianca; l’arbitro e buona parte del pubblico non vedono il gol che è segnalato dall’assistente n°1. Solo a questo punto il direttore di gara piemontese indica il centrocampo, concedendo il gol del 1-2 che riapre la partita e dà a squadra e pubblico la carica per provare la rimonta.

Infatti il copione si ribalta, la Fermana pressa, la Reggiana è disorientata e prova a giocare in ripartenza. Mister Eberini fa le prime due sostituzioni per tamponare, ma non sono sufficienti, e poco dopo, al 28′, arriva il pareggio confezionato da Petrucci e Lupoli: dal sinistro del numero 7 canarino parte un delizioso cross a giri contati per la testa di Lupoli che, al centro dell’area piccola, spedisce nel sacco: 2-2. Azione tanto bella per quanto brutto è stato il gol del 1-2.

Un esito non prevedibile fino a pochi minuti prima, considerando che la Reggiana aveva, e ha tutt’ora, la difesa meno perforata del girone B e non aveva subito reti nelle precedenti tre gare. Gli emiliani sembrano all’angolo e Lupoli spedisce alto due palloni del possibile 3-2, prima di piede, il secondo di testa.

I granata riescono a riaffacciarsi in area, ma i difensori gialloblù sono in grado di chiudere con precisione; in uno di questi tentativi Misin è ammonito esageratamente per la seconda volta in pochi minuti e quindi espulso da un arbitro che, soprattutto nel secondo tempo, ha chiaramente tutelato gli avversari, una direzione di gara che non si vedeva da molto tempo al Recchioni. A questo punto Destro, giustamente, difende l’ottimo pareggio, richiama Da Silva che ha speso molto e fa esordire Saporetti per coprirsi dietro.

Al triplice fischio il pari viene accolto come una vittoria e la squadra viene chiamata due volte sotto la curva. Anche oggi è stato fondamentale il sostegno del pubblico, sebbene arrivato solo dopo il 2-1 (e dopo qualche coro di “protesta”), per dare alla squadra la carica necessaria per conquistare il pari e provare anche a vincere, come ha ammesso in sala stampa anche l’allenatore ospite Eberini.

Il pareggio avvicina ancora di più la Fermana alla salvezza: in bassa classifica hanno pareggiato Teramo e Santarcangelo, lasciando quindi invariate le distanze con penultima e terzultima con una giornata in meno da giocare (il Fano, ultima, oggi riposava). Perde il Gubbio, sui cui la Fermana quindi guadagna un punto. Vince solo il Ravenna che compie un bel passo avanti verso la salvezza ed inoltre, ma battendo l’Albinoleffe, consente ai canarini di agganciare i lombardi in classifica. Ricordiamo che, dopo la cancellazione del Modena, retrocede solo un’altra squadra, da decidere con un playout tra ultima e penultima.

Paolo Bartolomei

La pioggia caduta in alcune fasi di gara


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