Nel corso del fine settimana, tra Montepacini e gli uliveti di alcune aziende della Valdaso, ha preso il via il corso “Insieme potiamo farcela” organizzato dalla Fattoria Sociale Montepacini e dalla cooperativa sociale La Talea, in collaborazione con gli agronomi Ugo Pazzi e Enrico Laureati.
A Montepacini, nell’intera giornata di sabato, i 25 corsisti (tra cui 12 migranti titolari di protezione internazionale) hanno affrontato gli aspetti teorici della potatura dell’ulivo, mentre domenica, dopo un ulteriore approfondimento sulle tecniche, docenti e corsisti si sono cimentati direttamente “sul campo” nel primo pomeriggio.
Quello della Fattoria Sociale Montepacini/La Talea è un progetto molto ambizioso: recuperare frutteti, uliveti, vigne storici o abbandonati, nonché favorire il ritorno alla terra, con competenza, da parte di giovani e meno giovani, che hanno a cuore la sostenibilità, la qualità del cibo, l’economia locale e la salute.
Ugo Pazzi, agronomo e presidente di Slow Food Marche, nell’introdurre le tematiche del corso ha voluto evidenziare quanto sia “importante coniugare l’attenzione diffusa che oggi c’è nella cittadinanza per la qualità del cibo e della vita, con il recupero dei frutteti storici e delle varietà antiche, nonché con la conoscenza diretta delle diverse realtà del territorio che hanno fatto propria la filosofia del – quotidiano buono, pulito e giusto per tutti”.
Il corso si concluderà il 17 e 18 marzo nell’oliveto di 2.200 piante che la Fattoria Sociale e La Talea hanno avuto in comodato gratuito dalla famiglia di industriali di Schio, Dalla Vecchia. Nonostante i furti e le tante avversità il sogno di Montepacini continua all’insegna del motto “se a sognare siamo soli, il sogno rimarrà un sogno, ma se a sognare siamo in tanti il sogno può diventare realtà”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati