Una bomba, ritrovata in un cantiere dell’Aser, in viale Ruggeri sul lungomare Sassonia a Fano, e forse innescata accidentalmente durante le operazioni che l’hanno portata alla luce, ha obbligato il prefetto di Pesaro, Carla Cincarilli, ed il sindaco Massimo Seri ad ordinare l’evacuazione di circa 23 mila persone da strutture ed edifici pubblici nel raggio di circa 1.800 metri dal punto di ritrovamento dell’ordigno della II Guerra Mondiale. Nelle prossime ore il residuato bellico, di fabbricazione inglese da 500 libbre con le spolette differite, sarà fatto brillare in mare aperto, con un’operazione congiunta tra Esercito Italiano e Marina Militare. Mille soldati sono arrivati in città per collaborare alle operazioni. I via precauzionale sono già stati fatti sgomberare l’ospedale Santa Croce e la stazione ferroviaria. Bloccati anche i treni dalle 21:30 sulla linea Bologna-Pescara, in particolare sulla tratta Pesaro-Senigallia, dato che la stazione si trova nell’area considerata di pericolo. Lo stop non interessa invece l’autostrada A14. Il sindaco ha comunicato le strade ed i quartieri interessati dall’operazione, dal lungomare di Sassonia, al centro storico fino alla periferia a sud del centro e sono già stati allestiti centri di raccolta in palestre e altre strutture. E’ stato stimato che l’ordigno potrebbe esplodere entro 144 ore.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati