Esistono realtà impensabili e sono sotto i nostri occhi. La vita frenetica, purtroppo, ci porta al disinteresse, al distacco dal mondo e alla freddezza dei sentimenti. Eppure basta poco per ritrovare la logica di un vivere sereno, a misura d’uomo, dimenticando per un attimo l’incoerenza e l’ansia del mondo che ci circonda.
E’ questo che hanno provato recentemente i partecipanti alla visita della Casa Museo Arnoldo Anibaldi di Monte Urano e del Museo dei Fabbri Carradori di Piane di Rapagnano.
Passione per l’arte quella di Nanda e Lidia, rispettivamente sorella e moglie dell’artista Arnoldo Anibaldi, un amore talmente grande da far sembrare irreale la Casa Museo. E il sapore di una gentilezza fuori tempo, che ti entra nell’anima nel momento stesso in cui ti accolgono con il loro entusiasmo e la loro gioia di renderti partecipe di un mondo incantato.
Passione per la storia quella di Rosauro Paoloni. Il suo museo dei Fabbri Carradori fa viaggiare a ritroso nel tempo; un mondo purtroppo quasi del tutto scomparso, fatto di suoni oggi improbabili come quello del martello che indugiava sull’incudine per plasmare il ferro, dei “birrocci” che la locomozione meccanica hanno relegato nell’oblio della storia e delle loro ruote di legno modellate con precisione impensabile.
“Grazie di cuore a Nanda, Lidia, Rosauro – commentano dall’associazione Italia Nostra – Siamo fieri del loro impegno ed è certa che il futuro li porterà ad una maggiore, meritatissima visibilità”.
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