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Marcotulli: “Niente ribasso sui lavori di via Mameli, si spendono 55.000 euro in più”

PORTO SANT'ELPIDIO - Il leader provinciale di Fdi contro il sindaco Franchellucci: "Ha affidato i lavori al lotto di via Mameli in luogo dell'appalto pubblico, con la promessa di applicare un ribasso del 20% sui lavori, ma nel documento approvato si paga a prezzo pieno"

Giorgio Marcotulli

“I lavori al lotto di via Mameli ci costano 55.000 euro in più: ancora menzogne e promesse non mantenute”. Il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Giorgio Marcotulli va all’attacco dell’amministrazione Franchellucci e si concentra sulla vendita del lotto di fronte all’ex Orfeo Serafini, altra faccia della medaglia nell’accordo con l’Azzurro Srl sull’ex cineteatro Gigli. “I lavori di viabilità, marciapiedi e sistemazione del lotto – nota Marcotulli – l’amministrazione ha deciso di farli realizzare direttamente alla Azzurro Srl per un costo stimato di 275.000 euro, in luogo dell’appalto pubblico. Con l’affidamento diretto l’amministrazione prometteva di mantenere l’interesse pubblico, applicando un ribasso sul costo dei lavori pari al 20%, quale ribasso medio di appalti similari. Ma nel documento approvato in giunta questo non trova riscontro e c’è l’impegno a pagare i lavori a prezzo pieno. Questo costerà ben 55.000 euro, salvo eventuali aumenti in corso d’opera”.

Marcotulli ricorda come lo scorso novembre la maggioranza abbia deciso in Consiglio comunale di annullare l’iniziale accordo di permuta tra l’ex Gigli e il lotto, “dividendo le due operazioni e quindi di approvare lo schema di assegnazione a trattativa privata del lotto di via Mameli, promettendo di mantenere massimo l’interesse pubblico e di rispettare anche le condizioni inizialmente approvate in cui era previsto il ribasso del 20% su dette opere. E’ evidente che non vengano ottimizzati i costi di gestione. Questo vuol dire non saper amministrare e non avere capacità di gestione del bene pubblico”.

Secondo Marcotulli, “abbiamo un bene che non ha alcun senso vendere oggi, costretti a svenderlo solo per portare a casa l’operazione Gigli con le relative annose questioni a cui dobbiamo aggiungere l’ennesima beffa. Ho già invitato il sindaco più volte a fermarsi e a riflettere insieme all’opposizione, o farà altri danni alla nostra comunità, che lo scorso 4 marzo ha dimostrato di non dimenticare, punendo e lasciando a casa un suo predecessore”.


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