Dopo 7 anni di sospensione, ripartiranno lunedì i lavori di bonifica dell’area inquinata della ex Fim. La ditta Ecoelpidiense comincerà ad allestire il cantiere, dopodiché inizierà la fase di scavo e la rimozione del crostone rossastro che si trova sotto la spiaggia su cui è stato evidenziato l’inquinamento. L’operazione richiederà un paio di settimane e l’intervento ridonerà alla cittadinanza un tratto del litorale Faleria.
Il materiale rinvenuto durante le operazioni dovrà essere depositato all’interno dell’area Fim, nelle zone già individuate nel progetto approvato della bonifica.
Il progetto sull’area ex Fim pone, al centro della composizione urbanistica, il rispetto e la memoria storica del luogo e la qualità della vita dei futuri abitanti.
La variante urbanistica al P.R.G. dell’area Ex Fim, che ha seguito la procedura dell’accordo di programma e verrà discussa al prossimo Consiglio comunale, si inserisce all’interno di un ampio scenario di riqualificazione urbana che parte da un’attenta analisi del sito sotto tutti gli aspetti (ambientale, paesaggistico, normativo, storico-culturale, geologico, idrogeologico, botanico-vegetazionale, urbanistico) e culmina con un progetto architettonico che vuole integrarsi al meglio nel contesto paesaggistico ambientale e storico-culturale della città di Porto Sant’Elpidio.
Il progetto prevede, tra l’altro, la riqualificazione e il potenziamento delle funzioni turistico – ricettive della città mediante la destinazione della cattedrale ad albergo. Punto focale sarà il riuso dell’area industriale ex FIM attualmente dismessa.
L’area di 73.000 mq sarà così suddivisa: 25.ooo mq per le aree di verde pubblico e attrezzato, 9000 mq per i parcheggi, 5610 mq per la viabilità di PRG oltre alle aree fondiarie ed alla viabilità pedonale e ciclabile. Le superfici costruite pari a mq 33.000 saranno così ripartite: 23.500 mq ad uso abitativo, 4.500 mq per commercio, pubblici esercizi, uffici e studi professionali, artigianato di servizio, attrezzature per lo spettacolo e la cultura, 5000 mq per le strutture alberghiere.
Il nuovo progetto prevede una diminuzione delle volumetrie originarie. Si è passati, infatti, da circa 300 mila metri cubi a circa 110.000 metri cubi oltre a numerose opere compensative a vantaggio della collettività quali:
• realizzazione di una nuova viabilità che costeggia la ferrovia, posta sul confine ovest della proprietà FIM, finalizzata a rappresentare una valida alternativa al lungomare esistente (Via Faleria) in modo da consentirne l’uso pedonale in alcuni periodi dell’anno;
• realizzazione di tre grandi aree di parcheggio pubblico funzionali al piano, alle aree verdi circostanti ed alla spiaggia;
• realizzazione di un nuovo asse di collegamento ciclo-pedonale tra la parte nord dell’area, verso il centro, e la parte sud fino al nuovo parco;
• realizzazione di un grande parco urbano a sud dell’area FIM;
• realizzazione di una piazza sul mare in corrispondenza della Cattedrale;
• completa riqualificazione della Cattedrale ed alla sua completa trasformazione in albergo, con localizzazione al piano terra di funzioni ed usi non esclusivi alla gestione alberghiera;
• completa ristrutturazione della Palazzina Uffici per usi direzionali da trasferire al comune;
• trasferimento alla Provincia della somma di 500.000 euro destinata alla realizzazione da parte della Provincia stessa di un intervento di mobilità dolce di valenza intercomunale. In particolare dal tratto ciclabile che dall’area ex FIM si dirige vero sud e si inoltra lungo il fiume Tenna (di competenza comunale), si proseguirà dal confine del territorio comunale verso il parco fluviale tra i territori dei comuni di Sant’Elpidio a Mare, Fermo e Monte Urano.
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