Massimo Silvestrini
“A seguito delle strumentali e irrilevanti polemiche sollevate dall’opposizione in Consiglio comunale servono delle precisazioni in ordine al piano di recupero di via Galliano e alla variante urbanistica pensione San Giorgio”.
E’ il punto dell’assessore ai lavori pubblici Massimo Silvestrini che parte proprio da via Galliano: “Il Comune ha concesso l’accorpamento di tre immobili in un edificio. Il senso dell’intervento è quello di aver consentito un unico intervento edilizio. L’aumento della volumetria non rappresenta una concessione dell’Amministrazione come qualcuno intende far credere bensì è quanto previsto dalla legge nel cosiddetto Piano casa. A fronte di ciò il privato, anche a seguito delle osservazioni avanzate dai gruppi di maggioranza, provvederà a nuove piantumazioni per un valore di 10.000 euro, alla ristrutturazione del fosso sottostante via Settembrini fino a viale della Repubblica, con pulizia, risanamento e nuova pavimentazione andando a completare un intervento di riqualificazione sia degli immobili presenti sia delle parti comuni (viabilità pedonale) come da progetto in atti che, da quando si è ascoltato e letto, l’opposizione non conosce affatto. Detto intervento costituisce una riqualificazione complessiva di un’area cittadina oggi degradata sia nelle parti private oggetto dell’intervento sia in quelle pubbliche”.
Si passa alla variante urbanistica pensione San Giorgio: “Si tratta di una struttura concepita come abitazione dove i proprietari hanno sempre avuto la residenza, costruita in un contesto urbanistico classificato B (residenziale) tanto che il Piano regolatore del ’75 la considerò così già allora. Vista la funzione a pensione che negli anni aveva svolto, solo il Piano del ’96 la indica come struttura alberghiera. La volumetria edificata era relativa a quella di una casa di civile abitazione. Al contrario, un albergo ne avrebbe avuta una molto maggiore, come accaduto in altri casi. Inoltre la proprietà non ha mai usufruito delle agevolazioni volumetriche concesse alle strutture ricettive. L’immobile è esattamente conforme agli edifici circostanti, da sette anni è stato declassificato dalla Provincia perché non più avente caratteristiche sufficienti per l’attività ricettiva, tanto che la stessa è stata abbandonata definitivamente. Altre pensioni della stessa tipologia e caratteristiche sono già classificate “B residenze”. Ci sconcerta il fatto che qualcuno della minoranza possa oggi pensare di fare turismo a Porto San Giorgio in determinanti contesti”.
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