Fermana, il Triveneto
porta ancora male

SERIE C - Tranne Mestre, gialloblù ko a Pordenone (2-0) come già a Trieste e Bassano. Gara condizionata da un gollonzo siglato al 2', raddoppio dei friulani con deviazione e sospetto off-side, i canarini colpiscono la traversa, si avvicinano al gol ma poi si spengono nella ripresa. Mercoledì di nuovo trasferta a Bergamo contro Albinoleffe

Ingresso delle squadre e sullo sfondo i tifosi canarini sempre presenti, nel bene e nel male

PORDENONE – A Pordenone altra formazione iniziale a sorpresa con un centrocampo a tre con l’esordio di Favo che dopo due presenze da subentrato fa la prima nella formazione iniziale; si rivede Capece dal 1′ e l’immancabile Urbinati. Petrucci che di fatto gioca sulla linea degli attaccanti con Da Silva e Lupoli tutti e tre molto mobili. In fase di ripiego Petrucci gioca sulla linea dei centrocampisti in una specie di 4-4-1-1. In difesa rientra Gennari dal 1′ al posto di Ferrante.

Inizio di gara fotocopia di Bassano, nessuno copre la trequarti e da lì arriva il gol, sebbene fortunoso, dei friulani, che raddoppiano con deviazione determinante di un giocatore in posizione sospetta (gol annullato poi convaidato) La Fermana impegna (con Lupoli e Urbinati) diverse volte il portiere di casa, e quando è battuto ci pensa la traversa (da Silva).

Nella ripresa le sostituzioni (dentro Cognigni e Sansovini) non cambiano il copione, i neroverdi controllano bene mentre i canarini non si rendono più davvero pericolosi con gli attaccanti, ma sporadicamente solo con i difensori, e questo deve far riflettere. Termina 2-0. Il Pordenone non vinceva in casa dal 24 novembre: 12 turni senza vittorie al Bottecchia, solo due sucessi esterni.

Fermana mercoledì (ore 20.30) a Bergamo contro Albinoleffe, poi domenica pomeriggio si torna al Recchioni contro Feralpi Salò. In classifica la squadra canarina resta a +7 dalla penultima (Santarcangelo), mentre è agganciata in classifica dal Ravennna che ha battuto il Mestre.

Colpo di testa di Urbinati nel primo tempo, respinto in angolo

IL TABELLINO

PORDENONE 2  (4-3-3) : Mazzini; Formiconi, Stefani, Bassoli, Nunzella; Misuraca, Burrai, Zammarini (40′ st Caccetta); Berrettoni (18′ st Bombagi), Nocciolini (28′ st Parodi), Gerardi (40′ st Magnaghi). A disposizione: Perilli, Cicerelli, Peressutti, Ciurria, Silvestro, Magnaghi. All. Fabio Rossitto

FERMANA 0 (4-3-3) : Valentini; Clemente, Comotto, Gennari, Sperotto; Urbinati (30′ st Mane), Capece (18′ st Rossetti), Favo (8′ st Cognigni); Petrucci (18′ st Maurizi), Lupoli (30′ st Sansovini), Da Silva. A disposizione: Ginestra, Ferrante, Saporetti, Ciarmela, Grieco, Equizi, Salifu. All. Flavio Destro

ARBITRO: Andrea Capone di Palermo. Assistenti Alessandro Pacifico di Taranto e Massimo Salvalaglio di Legnano.

RETI: 2′ pt Burrai, 31′ pt Formiconi

NOTE: Ammoniti Da Silva e Sperotto, angoli 2-7, recupero 1’+5′, spettatori circa 1.000 con 40 unità da Fermo per un incasso di 7.401 Euro

LA CRONACA

Dopo appena 2′ Fermana costretta a rimontare: palla in uscita dall’area, raccoglie Burrai sulla tre quarti che, senza alcun giocatore gialloblù che copre, ha tutto il tempo e la libertà di prendere la mira e siglare il classico gol della domenica che si insacca nell’angolo dove Valentini arriva solo con la punta delle dita: 0-1. Film già visto con i gialloblù che regalano gli inizi di partita o tutti i primi tempi; poi cominciano a macinare gioco, dopo appena 20′ hanno già conquistato 3 corner (nessuno il Pordenone) e vanno vicinissimi al pari con Lupoli che costringe in corner Mazzini e poi viene pescato diverse volte in off side. In fase di attacco i canarini giocano con il 4-3-3 con i tre attaccanti molto mobili su tutto il fronte di attacco. I neroverdi tornano in avanti e poco dopo la mezz’ora un altro episodio che punisce gli uomini di Destro: punizione, la difesa respinge, la palla torna a Stefani che fa partire un gran tiro che non centra lo specchio della porta, ma in area piccola c’è la deviazione determinante di Formiconi che, in sospetta posizione di off side (forse di rientro), mette fuori causa Valentini. L’arbitro in un primo momento convalida il gol, poi su segnalazione dell’assistente n°1 Pacifico annulla, si crea un capannello di proteste dei locali dal guardalinee, l’arbitro dopo un conciliabolo con lo stesso decide di convalidare il gol del 2-0 e la strada per la Fermana si fa ancora più in salita.

La classifica aggiornata al passsaggio di stagione numero 30

Dopo la reazione successiva all’1-0 i gialloblù fanno più fatica a costruire gioco, ma al 41′ l’occasione più limpida per riaprire i giochi è addirittura sulla testa di Urbinati che, servito dall’ennesimo cross di Petrucci, appostato davanti all’area piccola, devia bene ma forse senza troppa potenza verso Mazzini che può respingere in corner. Al 40′ la sfortuna si accanisce sui gialloblù quando la traversa si oppone alla bella punizione battuta da Da Silva. Al 46′ altra occasione di testa del generosissimo Urbinati e di nuovo Mazzini si oppone in corner, che però non viene battuto perchè dopo 1′ di recupero l’arbitro fischia la fine del primo tempo.

Ripresa. Fermana in attacco con Lupoli e proteste per un tocco di mano in area neroverde. 8′ entra Cognigni che si piazza al centro dell’attacco accanto a Lupoli, Da Silva e Petrucci diventano laterali nel 4-4-2. Poco dopo però al posto di Petrucci entra Maurizi e Rossetti per Capece. Al 19′ della ripresa il primo corner per il Pordenone, già 6 per i canarini: è un tutto dire sull’andamento del match che vede però la Fermana pian piano spegnersi, e non giovano nè gli ingressi di Cognigni e Maurizi, nè quello di Sansovini quando manca un quarto d’ora al termine.

Solo al 34′ la prima vera occasione per gli uomini di Destro sugli sviluppi di una punizione con l’uscita imperfetta (per la prima volta) di Mazzini e sul tapin di testa, Sperotto colpisce la parte superiore della traversa. Nel finale il colpo di testa è di Mane, ben centrato ma debole e la sfera è bloccata da Mazzini.

Termina 2-0 tra la rabbia dei supporters marchigiani che oggi percorrono mille chilometri per vedere una partita durata mezz’ora: la Fermana è stata sfortunata nel primo tempo, punita nel primo e unico vero errore difensivo e poi da un secondo episodio, la dea bendata ha sorriso ai “ramarri” in un paio di circostanze, due traverse colpite dai canarini che però poi nella ripresa si sono spenti. Mercoledi altro impegno fuori casa contro Albinoleffe.

Il fondo classifica resta a distanza di sicurezza, solo le ultime due si giocheranno in un playout l’unico posto che resta per la retrocessione, ma è necessario che la truppa di Destro non continui a fare regali agli avversari e poi c’è da chiedersi come mai si registrano più azioni pericolose con i difensori o i centrocampisti che non con gli attaccanti di ruolo.

Paolo Bartolomei


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