La Fermana ci mette il cuore ma
deve accontentarsi del pareggio

SERIE C - Squadra canarina trasformata, combattiva e con grande impegno per tutti i 90', ma contro una Feralpi superiore sul piano tecnico, è costretta ad accontentarsi di un pareggio conquistato in rimonta e che muove la classifica, facendo compiere un altro piccolo passo verso la salvezza

Ingresso in campo delle squadre

FERMO – Flavio Destro presenta le solite sorprese, con l’esordio dal 1′ di Saporetti (Sperotto infortunato ad una gamba) sull’out sinistro di difesa, e questo nonostante le parole dello steso tecnico che pochi giorni prima aveva detto che lo stesso giocatore non è un difensore esterno di ruolo, ma si può adattare. Petrucci a centrocampo parte sulla fascia sinistra, Misin e Urbinati centrali, Da Silva mobile poco più avanti, dietro alle due punte Cognigni e Lupoli in un inedito 4-3-1-2. Ginestra tra i pali al posto di Valentini causa febbre, Gennari ko in tribuna per un problema ad un piede.

Feralpi Salò col 3-5-2 che in fase di ripiegamento diventa 5-3-2 con l’arretramento degli esterni di centrocampo Vitofrancesco a destra e Parodi a sinistra.

Il diverso modulo, più offensivo, e le parole di sprone degli ultimi giorni del presidente Simoni, del dg Conti e di parte della tifoseria, portano ad un avvio di gara con la Fermana più aggressiva del solito, con pressing alto e la Feralpi costretta alle ripartenze e su una di queste Rocca sblocca alla mezz’ora del primo tempo, che si conclude con due notevoli interventi dell’estremo ospite Caglioni su Da Silva.

La ripresa si apre con il gol del pareggio di Ferrante (primo centro stagionale per lui, dopo quello di Fermana-Vis Pesaro 2 aprile 2017). I canarini continuano a giocare con grande impegno anche nella ripresa e meritano ripetutamente gli applausi del pubblico, ma i gardesani sono sempre precisi nelle chiusura difensive e insidiosi nelle ripartenze, e anche quando scendono di tono nel corso della ripresa la differenza tecnica tra quasi tutti singoli delle due compagini è ancora evidente.

Il pareggio 1-1 va stretto ai gialloblù per la mole di gioco, come dimostra il conto dei corner, ma c’è troppa imprecisione sia nella costruzione delle azioni offensive che in fase conclusiva: quasi tutti i palloni aerei, sia da corner che da cross, sono preda dei difensori avversari. Diversamente la Feralpi, come Albinoleffe e Pordenone, è stata capace di concretizzare le meno occasioni avute.

Con questo pareggio la squadra gialloblù guadagna un punto sul Vicenza, sconfitto, mentre ne perde due dal Teramo che ha battuto a sorpresa la Triestina. Le altre squadre piazzate dietro in classifica giocano questa sera (Ravenna-Gubbo e Santarcangelo-Fano).

IL TABELLINO

FERMANA 1 (4-3-1-2): Ginestra; Clemente, Ferrante, Comotto, Saporetti; Da Silva (25′ st Maurizi), Misin (34′ st Grieco), Urbinati, Petrucci; Lupoli (21′ st Cremona), Cognigni (34′ st Sansovini). A disposizione: Valentini, Camilloni, Capece, Rossetti, Ciarmela, Favo, Equizi, Salifu. All. Flavio Destro

FERALPISALO 1 (3-5-2): Caglioni; Legati, Ranellucci, P. Marchi; Vitofrancesco, Dettori (26′ pt Rocca; 12′ st Staiti), Raffaello (25′ st Magnino), Ramos Borges, Parodi; Guerra (12′ st Ferretti), Marchi M. (25′ st Ponce Nunez). A disposizione: Bagadur, Turano, Marchetti, Martin, Livieri, Arrighi, Loi. All. Domenico Toscano

ARBITRO: Marco Ricci di Firenze; assistenti Lenza Stefano di Firenze e Marco Della Croce di Rimini

RETE: 31′ pt Rocca, 5′ st Ferrante

NOTE: Insieme alle due squadre sono entrati in campo i giocatori della Soccer Dream Monte Pacini e della Virtus Nuoto Fermo – Associazione Una parte di Mondo. Hanno assistito all’incontro anche due delegazioni di atleti appartenenti al settore giovanile della AFC Fermo e della Polisportiva Mandolesi. Ammoniti P. Marchi e Capece; angoli 8-1; recupero: 2’+4′; spettatori totali 1092 (di cui 444 abbonati e 645 venduti) per un incasso totale di 7100,00€

LA CRONACA

12′ Da Silva apre per Petrucci che da sinistra fa partire un cross teso in area piccola dove Cognigni non arriva per una frazione di secondo, anticipato da Caglioni. La Feralpi replica con un’azione meno pericolosa con Ginestra che blocca senza difficoltà su Mattia Marchi. 17′ Fermana in area avversa con un’azione insistita, iniziata da Misin e portata avanti da Clemente e Cognigni. Dopo appena 26′ nella Feralpi fuori Dettori che non ce la fa dopo uno scontro con Misin (colpo alla testa e stato confusionale), dentro Rocca, che poi a sua volta dovrà uscire per un problema muscolare.

Al 29′ la prima azione davvero pericolosa di bresciani con conclusione forte ma alta di Guerra su cross da sinistra, ma al 31′ è proprio il nuovo entrato Rocca che porta in vantaggio i suoi: Vitofrancesco raccoglie, con un po’ di fortuna, una respinta corta di testa di Comotto, che era ben intervenuto in prima battuta, serve Rocca che con una breve serpentina evita un paio di difensori e spara a botta sicura verso il secondo palo e a mezza altezza, quanto basta per evitare l’intervento di Ginestra: 0-1.

La classifica di giornata provvisoria, in attesa del completamento del turno con le gare di questa sera

Dopo appena due minuti bella punizione centrale da oltre venti metri di Da Silva, Caglioni, benchè controsole, arriva con la punta delle dita a coprire l’angolino lontano e spedire per il secondo angolo gialloblù. Al 1′ minuto di recupero arriva il colpo di testa di Da Silva da distanza ravvicinata, respinta d’istinto e miracolosa di Caglioni in corner. Subito dopo gol annullato a Cognigni per chiara posizione di fuorigioco.

La ripresa si apre con la Fermana ancora di più a testa bassa e nel primo minuto azione insistita dei canarini conclusa con una conclusione alta di Misin. Al 5′ arriva il pareggio grazie a Ferrante (primo gol in stagione per lui dopo quello contro la Vis Pesaro alla 29° giornata dello scorso campionato), il numero 6 raccoglie una respinta della difesa bresciana e in controbalzo prova il tiro a palombella da poco fuori area e gli riesce, col pallone che scende perfettamente sull’angolo dove Caglioni non arriva: gran gol che vale l’1-1. Il pari dà entusiasmo e carica alla squadra di Destro, difatti poco dopo, sulla scia di Ferrante, ci prova anche Saporetti, ma la sfera passa di poco lontano dal palo.

Al 14′ si rifà viva la Feralpi con un colpo di testa alto di M. Marchi. Mentre mister Toscano completa subito tutte le sostituzioni, Destro mette dentro Maurizi e Cremona, e proprio di quest’ultimo è un insidioso pallone che va sul fondo dopo aver rimbalzato in una selva di gambe. Solo al 39′ della ripresa arriva il primo corner della partita per gli ospiti. Poco dopo dentro Sansovini e Grieco per Cognigni e Misin, chiaramente stanchi. Ma per il centravanti è già un grande risultato essere riuscito a giocare a buon livello per ben 80 minuti, è la prima volta da quando ha ripreso solo due mesi fa dopo più di un anno di stop per il noto infortunio.

Al 48′ la Fermana ha la palla del 2-1: bel dribbling di Maurizi che va alla conclusione e costringe Caglioni in angolo, invece i padroni di casa devono accontentarsi di un pareggio che va stretto per la mole di gioco e l’impegno, ma si è ripetuto il film di sempre con la Fermana che paga il primo errore commesso e poi è costretta a rincorrere; oggi è andata bene grazie al notevole impegno, ma si continuano a sprecare molte palle gol (ad esempio tutte quelle da corner sono regolarmente preda dei difensori avversari).

Anche Destro in sala stampa ribadisce che la differenza tecnica tra le due squadre si è vista, e la Fermana è riuscita per buona parte della partita ad annullarla grazie al sacrificio, ai continui raddoppi, sovrapposizioni e alla fisicità, principali armi a propria disposizione.

Ottima la tenuta atletica nonostante le tre partite ravvicinate. Sabato prossimo la Fermana osserverà il primo dei due turni di riposo, poi tornerà in campo mercoledì 4 aprile nel recupero contro il Vicenza, oggi sconfitto pesantemente e un po’ a sorpresa dal Renate; tornerà al “Recchionidomenica 8 aprile contro il Gubbio, scontro diretto contro una squadra che segue i canarini in classifica e che potrebbe mettere la parola fine sulla parola salvezza quando resteranno tre partite da giocare.

Paolo Bartolomei


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