Nuova avventura per Montepacini:
a Campofilone un frutteto con 700 piante

VALDASO - Il presidente della Fattoria Sociale Vittorio Cugnini sostiene con convinzione e determinazione il progetto di recupero degli uliveti e dei frutteti abbandonati, portato avanti insieme alla cooperativa sociale La Talea

Cresce l’attenzione verso l’esperienza di agricoltura della Fattoria Sociale Montepacini, a conferma della natura solidale e accogliente del territorio della provincia di Fermo. Dopo aver ricevuto in comodato gratuito dalla famiglia Dalla Vecchia, titolare della ditta Utensilnord di Schio (VI), un uliveto di circa 2.000 piante, la Fattoria Sociale si appresta ora ad affrontare una “nuova avventura” per gestire un frutteto di circa 700 piante di prugne, albicocche e pere.

Nei giorni scorsi infatti è stato stipulato un contratto di comodato gratuito con la signora Franca Ciuti di Campofilone per la gestione del frutteto. La figlia della signora Franca, Iraide, e il genero Gianni, venuti a conoscenza del progetto della Fattoria per il recupero degli uliveti e dei frutteti abbandonati, non hanno avuto alcuna esitazione a contattare il presidente Vittorio Cugnigni, per assicurare una continuità alla vita del frutteto, a cui il padre aveva dedicato per decenni e decenni cura e passione.

Il presidente Cugnini sostiene con convinzione e determinazione il progetto di recupero degli uliveti e dei frutteti abbandonati, portato avanti insieme alla cooperativa sociale La Talea. “Ci sono molti giovani – ha dichiarato – alcuni dei quali abbiamo avuto modo di conoscere durante i corsi di formazione da noi promossi per la potatura degli ulivi, che sono fortemente motivati al ritorno alla terra. Il nostro è un progetto a carattere sociale che intende coniugare l’inclusione delle persone disabili, dei migranti, delle persone svantaggiate e di giovani che vogliono dedicarsi all’agricoltura, con una valorizzazione dell’economia locale attraverso la multifunzionalità dell’agricoltura stessa. Dimostrare cioè che c’è uno spazio importante per una economia sostenibile, locale ed inclusiva. Il nostro primo impegno sarà quello di convertire in biologico il terreno del frutteto ed arricchire ulteriormente l’offerta delle cassette settimanali di Montepacini con la frutta (dal primo giugno partirà la fornitura estiva del gruppo di acquisto, che e’ in crescita esponenziale). Ringraziamo la famiglia Ciuti per aver pensato a noi ed averci offerto questa bella opportunità”.


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