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L’allarme dei Cinque Stelle:
“L’Ete Morto continua
la sua corsa all’erosione”

SANT'ELPIDIO A MARE - Il Movimento ricorda come "i cittadini frontisti siano stanchi di aspettare e sopportare inermi questo scempio in corso" ed invitano il sindaco ad attivarsi immediatamente

Resta massima l’attenzione da parte del Movimento 5 Stelle sulla situazione del torrente Ete morto. “Dopo le nevicate e le piogge degli ultimi periodi – scrivono – l’aggiornamento fotografico delinea lo stato d’avanzamento degli smottamenti causati dall’erosione dell’alveo e dei terreni di proprietà dei frontisti nei punti a monte di Casette d’Ete paralleli alla Strada Mezzina.

Sempre più critiche le due zone che interessano le proprietà delle famiglie Vesprini e Boccio, la prima ben visibile mentre si percorre la Via Fratte da Sant’Elpidio verso Casette, la seconda la si può osservare dal grande parcheggio del distributore sul semaforo della Mezzina guardando verso il fiume.

A poche decine di metri due scenari a confronto: il primo sul terreno della famiglia Boccio, che continua a franare lato fiume, perdendo grosse porzioni di terreno.

Mentre cinquanta metri prima c’è un’altra situazione che rischia di pregiudicare in poco tempo anche il fosso ritracciato lo scorso agosto dal Consorzio di Bonifica, dopo decenni di abbandono. Vi si è formata una grande vasca laterale sull’argine, ormai di dimensioni rilevanti rispetto a quando la scoprimmo nel 2015, ed in continua crescita, il che ci lascia alquanto basiti che nessuno l’abbia mai segnalato.

Qui il fosso delimita le due proprietà, quella a valle della famiglia Boccio e quella a monte di proprietà dell’Asur Marche (dal dicembre 2005), come verificato all’ufficio tecnico comunale e al catasto di Fermo”.

Movimento 5 Stelle che invitano il sindaco Alessio Terrenzi a fare immediatamente pressione sugli enti preposti “affinché vengano bonificate al più presto tali situazioni di pericolo”. “Ormai da troppo tempo – concludono – si trascinano tali mancanze, i cittadini frontisti sono stanchi di aspettare e sopportare inermi questo scempio in corso, non si lasci passare ancora un’altra estate ad osservare e monitorare il fiume, che al contrario continua la sua corsa all’erosione, le immagini parlano chiaro”.

 


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