Dopo un lungo periodo di attesa, il decreto legge è del gennaio 2017, convertito nel marzo dello stesso anno, hanno preso l’avvio martedì con la sottoscrizione dell’accordo per i canoni concordati del Comune di Fermo le procedure in grado di portare nuovi accordi in molti Comuni del Fermano, con priorità a quelli ad alta densità abitativa.
“L’accordo di martedì sottoscritto da Confabitare – fanno sapere dall’associazione di categoria – e da numerose altre sigle sindacali alla presenza del sindaco Paolo Calcinaro, che ringraziamo per la disponibilità, si è chiuso con valori in flessione rispetto all’accordo precedente, anno 2010, in virtù della persistente congiuntura economica, ma soprattutto per il senso di responsabilità delle associazioni della proprietà disponibili a creare condizioni più favorevoli alla locazione anche per le fasce più deboli della popolazione.
La rinuncia ad un maggior gettito dai canoni di locazione sarà compensata da una iniziativa del Comune di Fermo atta a ridurre le imposte sulle abitazioni locate con i canoni concordati, purché asseverati da almeno una delle associazioni sottoscrittrici dell’accordo. In questo quadro è auspicabile che almeno una larga parte delle oltre 700 abitazioni disponibili siano immesse sul mercato così da allentare la pressione verso il patrimonio pubblico assolutamente insufficiente”.
Sull’accordo, sottoscritto fra le parti sociali della proprietà immobiliare (ASSPI, APPC, CONFABITARE, CONFAPPI, CONFEDELIZIA, FEDERPROPRIETA’, UPPI) e degli inquilini (SUNAI, SICET, UNIAT, UNIONE INQUILINI, ASSOCASA, FEDER.CASA) interviene il sindaco Calcinaro: “Si tratta di un passo comunque importante perché va doppiamente incontro al problema della casa. Chi calmiererà gli affitti potrà godere di un’Imu ribassata. Il Comune di Fermo dunque ci mette del suo per cercare di andare incontro a questa problematica”.
“Questa convezione stipulata – commenta l’assessore al Bilancio Savino Febi – è il giusto risultato di un dialogo che si è instaurato fra Amministrazione Comunale e le stesse organizzazioni per dare vita ad un accordo con delle novità per i proprietari che affittano gli appartamenti: l’Amministrazione Comunale, infatti, per favorire gli affitti a canone concordato ha previsto un’aliquota IMU dello 0,7% rispetto ad un’aliquota ordinaria dell’1,6%, aliquota agevolata che è a favore sia dei proprietari residenti che dei proprietari non residenti. Vista la vocazione universitaria della nostra città, inoltre, l’auspicio è che la misura intrapresa sia di stimolo all’affitto di appartamenti nel centro storico”.
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