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Lotta contro i tumori,
Bisonni porta la Lilt nel Fermano
:
“Puntiamo forte sulla prevenzione”

FERMO - L'oncologo dell'Ospedale “Murri” ha presentato la nuova sezione insieme ai vertici dell'Amministrazione comunale, dell'Area Vasta 4 e dei responsabili regionali della Lega italiana per la lotta contro i tumori

di Andrea Braconi

La sede c’è già, vale a dire la Casa delle Associazioni in via del Bastione. Mancano ancora presidente e comitato, ma grazie alla campagna di sensibilizzazione che partirà immediatamente nei confronti dell’intera comunità provinciale a breve tutti i tasselli verranno sistemati al posto giusto. La Lega italiana per la lotta contro i tumori, nata nel 1922, conta 106 sezioni sul territorio nazionale e, da oggi, 5 nella regione Marche.

Renato Bisonni

“Mancava quella provinciale di Fermo – ha commentato Renato Bisonni, oncologo dell’Ospedale Murri di Fermo e attuale commissario straordinario delle sezione provinciale della Lilt – e così abbiamo deciso di rimboccarci le maniche mettendoci a disposizione. Siamo pronti a dare il via ad iniziative culturali per sensibilizzare la popolazione e vorremmo parlare anche ai giovani nelle scuole, soprattutto delle classi superiori. La nostra sede provinciale ha come territorio l’intera provincia, ma voglio ringraziare il sindaco Calcinaro e l’assessore Giampieri che ci sono stati molto vicini”.

In questa nuova esperienza accanto a Bisonni c’è Francesca Leoni, farmacista residente a Porto San Giorgio. “Nelle famiglie – ha affermato – capita di avere malati oncologici ed inevitabilmente uno tende a sensibilizzarsi. E quindi che qui a Fermo non ci fosse un riferimento per la prevenzione oncologica era una lacuna da colmare”.

La nascita della Lilt del Fermano è stata salutata dal sindaco Paolo Calcinaro come “un ulteriore passo in avanti in ambito sanitario e di avanguardia nel campo dell’oncologia”.

“Le associazioni oncologiche ci sono già e lavorano in maniera ottimale – ha aggiunto Bisonni – ma noi vogliamo riempire lo spazio per la prevenzione sulla popolazione in generale”.

Di presidio importante ha parlato Licio Livini, direttore dell’Area Vasta 4. “Questa promozione va nel percorso di un messaggio chiaro che stiamo cercando di alimentare: mettere in rete tutte le attività garantite dalle istituzioni oltre a tutto quello che sta intorno, tra cui le associazioni di volontariato e che ci serve per parlare al plurale. Sull’oncologia dobbiamo continuare a mettere in piedi risposte importanti e dobbiamo garantire per quanto possibile prese in carico a chi sta male ma anche a chi gli sta intorno, come la famiglia”.

Vincenzo Rea, direttore del Distretto, ha aggiunto una riflessione rispetto alle risorse destinate a questo ambito. “Il 5% destinato alla prevenzione si è andato riducendo nel corso degli anni. È questo il punto di partenza per cui un’associazione come la Lilt va sorretta, supportata e accompagnata per rivolgere le proprie attività alla prevenzione e alla ricerca di un tema oncologico. Abbiamo già associazioni, tra cui l’Istituto Oncologico Marchigiano, che dedicano il loro impegno all’assistenza sanitaria ed al sollievo dei malati”.

Bisonni ha ricordato come l’assessore Mirco Giampieri si sia preso l’impegno e abbia lavorato per raggiungere questo importante obiettivo. “Oggi possiamo dire che anche a Fermo c’è la Lilt – ha sottolineato lo stesso Giampieri -. Il dottor Bisonni mi ha proposto questa cosa, ho subito contattato l’assessore Ciarrocchi ed in piena collaborazione abbiamo fatto questo passo. Non mi stancherò mai di dire che fare prevenzione è cultura e abbiamo già parlato con Bisonni per mettere in campo alcuni incontri”.

Riguardo alla sede, l’assessore Alessandro Ciarrocchi ha auspicato che questa collaborazione venga estesa anche alle altre associazioni che insistono in quella stessa struttura.

“Gli amministratori del Comune di Fermo – ha rimarcato Rosa Brunori Ciriaco, presidente regionale della Lilt, affiancata da Dario Arcagni, segretario regionale, ed Enrico Cetrari della delegazione della sezione di Ancona – hanno dimostrato grande disponibilità nei confronti della Lilt. Ringrazio anche i rappresentanti della sanità di questo territorio, a riprova di come il dottor Bisonni abbia saputo mettere insieme gli organismi più importanti per poter lavorare. La Lilt aveva nelle Marche una carenza, con una sezione in ogni provincia ma mancava Fermo. Abbiamo tentato in passato di istituirla, ma i nostri sforzi non hanno avuto buon esito. Poi ho individuato nella persona del dottor Renato Bisonni la più adatta per portare avanti un rilancio ed una rinascita di questa sezione”.

L’attività della Lilt, ha spiegato la presidente Brunori Ciriaco, ruota intorno ad un motto: “prevenire è vivere”. “Esiste una prevenzione primaria che riguarda gli stili di vita ed i comportamenti quotidiani, e che vede coinvolte tutte le istituzioni, sia pubbliche che private. C’è una prevenzione secondaria, che riguarda la diagnosi precoce della malattia. Poi c’è quella terziaria, vale a dire sostenere la persona che ha superato la malattia, che vive ma che ha bisogno di alcuni interventi per una maggiore qualità della vita”.


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