Trasferimento casa di riposo e scuole, i 5 Stelle:
“Per il centro storico destino già segnato”

MONTEGIORGIO - I 5 Stelle:"Il declino del paese, da intendersi nella sostanza come arretramento demografico, si legherebbe poi a doppio filo ad un declino economico. Si pensi per esempio alla possibile perdita di valore delle abitazioni

“Il dado, quello Cesariano, sembrerebbe che oramai sia tratto. Alea iacta est. La casa di riposo di Via Cestoni verrà dislocata fuori porta al ristrutturato (quando sarà) convento dei Cappuccini, mentre le scuole elementari e medie saltano a Croce di Via nell’area corrispondente alle Vigne di Pellei. Tutto a posto? Apparentemente si, ma poi, ragionando un po’ sulla questione, qualche perplessità inizia a trapelare rendendosi manifesta. In noi, ma anche tra i cittadini Montegorgesi”. il Movimento 5 Stelle di Montegiorgio, in vista del voto del prossimo 10 giugno, fa il punto su alcune delle scelte dell’amministrazione cittadina.

5 Stelle che puntano l’attenzione sul centro storico: “I pochi esercenti del centro storico, quelli eroici che si contano sulle dita di una sola mano e, nonostante tutto, ancora la mattina sollevano le saracinesche di alcuni sparuti esercizi commerciali che si affacciano su Corso Italia e Piazza Matteotti, hanno tempo fa manifestato tutta la loro contrarietà ai sommovimenti proposti dalla Giunta Benedetti. Sulle vie del paese fecero la loro comparsa in bella vista manifesti dai quali si evinceva che questi esercenti non erano per nulla favorevoli al trasferimento delle scuole elementari e medie fuori dal paese. E come se non bastasse, apprendiamo che anche per la casa di riposo è prevista una nuova collocazione. Ora al netto di ogni considerazione possibile, ma anche dei legittimi interessi di chi fa commercio a Montegiorgio e dei cittadini residenti, una cosa non può essere taciuta. Perché è fuori di dubbio che una volta sottratte, senza contropartita alcuna, al paese le scuole e la casa di riposo, il declino della comunità Montegiorgese, già in buono stato d’avanzamento, rischia di essere irreversibilese già non lo è”.

Pentastellati che evidenziano come non si tratti di aspetti di poco conto: “Il declino del paese, da intendersi nella sostanza come arretramento demografico, si legherebbe poi a doppio filo ad un declino economico. Si pensi per esempio alla possibile perdita di valore delle abitazioni di Montegiorgio paese nel caso in cui venisse a determinarsi uno spopolamento rapido e cospicuo dei suoi abitanti, almeno per quanto attiene alla sua frazione autoctona. Purtroppo si deve anche però sottolineare che, con tutta la buona volontà del mondo, non è possibile mantenere, sia le scuole e la casa di riposo, là dove sono sempre state. Non è solo una questione di obsolescenza delle strutture, ma anche di sicurezza. Le ultime scosse di terremoto hanno evidenziato criticità difficilmente superabili. Ammessa anche una ristabilita solidità delle strutture in questione, mai comunque in linea al 100% con le recenti norme antisismiche (vedi relativi indici di Vulnerabilità Sismica attuali), in caso di terremoti di certa entità si porrebbero problemi serissimi in termini di evacuazione delle persone che rischierebbero di restare intrappolate all’interno degli edifici. E’ infatti noto che le vie di accesso, nonchè di eventuale fuga, sia dalle scuole elementari e medie, come pure dalla casa di riposo, sono anguste, anche difficilmente raggiungibili da idonei mezzi di soccorso, ed esse stesse fonte di pericolo data la possibilità di crollo degli altri edifici che vi si affacciano. Soppesando perciò i vari elementi, sia quelli contro che quelli a favore dei preventivati spostamenti fuori paese delle strutture sopra considerate, noi pentastellati inviteremmo ad ulteriore riflessione tutte le parti in causa, perchè ci sono molte specificità da valutare attentamente”.

Da qui la precisazione: “Se, a parte gli obblighi economici, per la costruzione di scuole nuove fuori paese in ampi spazi non ci sono problemi strutturali, di logistica e di osservanza delle norme, differente è il caso della riconversione di una vecchia struttura come il convento dei Cappuccini in Casa di Riposo con annessa Rsa. Un edificio moderno dovrebbe garantire l’integrazione, la complementarietà, la flessibilità degli spazi, l’uso diffuso di tecnologie, la possibilità di pareti mobili, buon isolamento termico ed acustico, un’ottima connettività, vie d’accesso e di fuga adeguate, percorsi pedonali opportuni, anche senza dislivelli e comunque tali da consentire agli eventuali ospiti  quelli ancora da ritenersi autosufficienti di rapportarsi appropriatamente al centro cittadino e con i luoghi di svolgimento della vita sociale. Al momento questi requisiti non sembra siano garantiti dall’uso di una vecchia struttura come il convento dei Cappuccini, peraltro situato all’estremo di una collina abbastanza scoscesa. E diciamocela tutta fuori dai denti. Quando il comune di Montegiorgio ha in passato avuto necessità di spazi e nuove strutture, non ne ha azzeccata mai neanche una. L’edificio comunale di fianco alla chiesa di San Francesco per essere edificato comportò la distruzione dell’annesso ex convento, un bene di inestimabile valore storico e artistico. Bravi complimenti, una sensibilità culturale quindi da Guinness dei primati per gli artefici di un tale scempio! E ad osservare nella sua incomparabile bruttezza della oggi sede del Comune, come non pensare che allora a spuntarla fu l’estetica del ‘pecoreccio’? Quindi ogni volta che a Montegiorgio si mette mano a ristrutturazioni o ad edificazioni di nuovi fabbricati, beh c’è solo da sudare freddo. Per questo invitiamo tutte le parti in causa a valutare se quanto prospettato fino ad ora, per casa di riposo e scuole, non sia da ripensare. Intanto giovedì scorso ha riaperto i battenti la casa di riposo di Montegiorgio in Via Cestoni. Gli ospiti, che dopo il terremoto del 30 ottobre 2016, erano stati trasferiti, a causa dei danni subiti dalla struttura, all’hotel San Paolo, sono stati riportati in sede. Il ritorno, già programmato per dicembre, era stato, a causa di disguidi intervenuti, rinviato fino alla settimana scorsa. Nell’occasione il sindaco Armando Benedetti ha posto all’attenzione della cittadinanza quanto preordinato per la futura destinazione riservata alla casa di riposo. In altre parole per il sindaco tutto è già stabilito, e non sembra ci saranno ripensamenti. Ugualmente noi supponiamo per le scuole del centro storico. Questo con buona pace degli esercenti e cittadini Montegiorgesi, e anche nell’indifferenza più assoluta per un eventuale collasso del paese, quando invece occorrerebbe fare di tutto per impedirne il declino demografico ed economico, come già precedentemente indicato. In ogni caso il trasferimento della casa di riposo e quello delle scuole elementari e medie rappresentano un problema assai complesso nelle sue diverse sfaccettature e sicuramente non di facile risoluzione. Probabilmente costituirà un fardello non indifferente che l’amministrazione Benedetti lascerà in eredità a quella che gli subentrerà”.


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