di Andrea Braconi
Marca Fermana cambia passo e presenta il proprio piano di accoglienza turistica e valorizzazione del territorio. Una proposta dell’associazione per il 2018, ma con strumenti che saranno attivi e validi per le successive stagioni turistiche, come ha rimarcato il presidente Stefano Pompozzi.
Come partner Marca Fermana si è avvalsa della collaborazione di Regione Marche, Gal Fermano, Camera di Commercio (attraverso l’Azienda Speciale Fermo Promuove), Fondazione Carifermo e Steat.
“Sono soggetti che hanno dato un contribuito importante per la realizzazione del piano – ha aggiunto Pompozzi -. Quello che raccontiamo oggi è stato totalmente condiviso e segna un punto di svolta. Abbiamo raccolto l’eredità complicata di un’associazione che attraversava un momento difficile e l’abbiamo rimessa in pista. Associazione che in un anno e mezzo di fitto lavoro inizia ad essere completamente operativa. Nel frattempo abbiamo avuto questa pagine triste del sisma che ha creato allarmismi a volte giustificati, a volte sovradimensionati. Ci siamo confrontati con la Regione per dire che volevamo dare un contributo forte al rilancio del territorio fermano e abbiamo presentato un primo progetto. Dopo una dettagliata discussione, grazie all’interessamento di Ceriscioli, Pieroni, Cesetti e del consigliere Giacinti, c’è stata questa volontà di concretizzare il nostro piano. Così nello scorso ottobre è stato stanziato un contributo per la valorizzazione dei territori delle tre province del sud delle Marche”.
Un piano, quello di Marca Fermana, finanziato con 150.000 euro e strutturato in 4 macro aree: strumenti tradizionali; strumenti digitali; fiere; altre iniziative.
GLI STRUMENTI TRADIZIONALI
“Tra gli strumenti tradizionali troviamo il sostegno economico ad attività e iniziative organizzate da soggetti pubblici e privati; la rivisitazione e la stampa di materiale promozionale cartaceo; l’organizzazione di un servizio bus gratuito per lo spostamento turisti dalla costa alle aree interne periodo luglio/agosto.”
GLI STRUMENTI DIGITALI
“Realizzeremo la app Smart Marca (per iOS e Android in italiano ed in inglese) contenente diverse sezioni, con l’obiettivo di fornire al turista indicazioni in tempo reale su tutto il territorio. Strumento che sarà supportato da una forte campagna pubblicitaria, con una promozione della app attraverso la presenza del logo in tutte le attività del territorio gadgets e principali hub. Contiamo di essere operativi per questa stagione turistica.”
GLI ASPETTI TECNICI
“Oltre 4 milioni di risorse del Gal saranno impiegate per far lavorare insieme pubblico e privato – ha spiegato Rocco Corrado, direttore del Gal Fermano, che attraverso un bando contribuisce con 80.000 euro più altri 20.000 -. Gli investimenti dei Comuni dovranno essere finalizzati alla creazione di posti di lavoro”.
“Qui si incrociano tra loro molte iniziative – ha sottolineato Emanuele Frontoni dell’Università Politecnica delle Marche – e vediamo un filo conduttore che prende forma tra tutte le realtà. Il tentativo è quello di arrivare ad una digitalizzazione del territorio che non ha paragoni nelle Marche e nel centro Italia. Ci inseriamo anche dentro una politica regionale e del mondo commissione europea che va in linea con tutto questo”.
Gli aspetti innovativi del progetto riguardano realtà aumentata, realtà virtuale, profili sensoriali, tracce digitali, spazi sensibili, big data e open data.
“Un aspetto importante in questo progetto è che i contenuti verranno realizzati anche dagli stessi turisti e dai ragazzi delle scuole, mettendo in mano a questi ultimi camere a 360” ha spiegato Frontoni.
Michele Sasso della ditta Ubisive, impegnata nel web marketing e nello sviluppo di applicazioni mobile, ha illustrato l’architettura del progetto. “Il punto chiave è il back-end cloud, una piattaforma di amministrazione che serve per raccogliere i contenuti. Realizzeremo cinque strumenti: sistema di divulgazione contenuti, anche con notifiche push per servizi, monumenti ed altro; virtual reality su piccoli borghi con l’acquisizione tramite foto panoramiche per realizzare un virtual tour; profili sensoriali per mettere in connessione produttori e clienti finali con un piccolo gioco che permetterà di identificare alcuni aspetti del prodotto; digitalizzazione di percorsi itineranti in punti strategici per comunicare cosa c’è intorno a quella fermata; realtà aumentata sui dipinti, con una digitalizzazione per creare interazioni tramite il proprio dispositivo”.
I COMMENTI
“C’è stato un lavoro minuzioso per arrivare allo stanziamento definitivo – ha ricordato il consigliere regionale Francesco Giacinti -. Abbiamo il dovere, per la straordinarietà del nostro territorio, di lavorare in maniera ancora più concreta e e mi auguro che questo sforzo vada nella direzione sperata. Quanto alla situazione economica, non possiamo certamente non pensare di insistere sulla vocazioni calzaturiera del nostro territorio ma è giusto guardare alla valorizzazione del territorio ed agli approcci turistici”.
Graziano Di Battista, presidente della Camera di Commercio di Fermo, ha voluto ringraziare Giacinti per aver rimarcato il valore del Distretto Calzaturiero, “anch’esso veicolo di promozione turistica”. “Le associazioni di categoria – ha aggiunto – devono prendere consapevolezza di questo progetto perché conta molto il modo con cui ci proponiamo verso chi potrebbe scegliere il nostro territorio”.
“Non potevamo non accogliere questa proposta – ha ribadito Fabiano Alessandrini, presidente della Steat -. Cogliamo due obiettivi: da un lato sostenere in silenzio i Comuni dell’area terremotata, dall’altro insistere sul fatto che promozione turistica e mobilità devono andare a braccetto”.
In rappresentanza del Comune di Fermo era presente la consigliera comunale Silvia De Santis, mentre tra i membri di Marca Fermana ha partecipato il sindaco di Campofilone Ercole D’Ercoli.
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