Ingresso del porto insabbiato,
scatta l’ordinanza restrittiva
del Circomare

PORTO SAN GIORGIO - L'ordinanza vieta a tutte le imbarcazioni in transito con pescaggio uguale o superiore a 2, 50 metri l'accesso. E chi vuole uscire deve farlo previa autorizzazione

Il porto turistico (foto Nichol Talamonti e Roberto Salvatori)

di Sandro Renzi

L’ingresso dell’approdo torna ad insabbiarsi. Le ultime mareggiate hanno fatto sì che la sabbia si depositasse nuovamente nel canale di accesso allo scalo marittimo rendendo difficile il transito. E puntuale è arrivata oggi l’ordinanza a firma del comandante del Circomare, Ciro Petrunelli, che vieta “con decorrenza immediata e sino a nuovo ordine” a tutte le imbarcazioni in transito con pescaggio uguale o superiore a 2, 50 metri l’accesso all’interno degli specchi acquei portuali. Urge insomma nuovamente dragare. L’ordinanza stabilisce pure che le unità in uscita ed in ingresso dovranno “procedere con la massima prudenza e la minima velocità consentita”. Ma non basta perché la Guardia Costiera invita tutti a prestare comunque attenzione, anche alle unità che hanno pescaggi inferiori. Per le imbarcazioni con pescaggio superiore ai due metri e mezzo che volessero lasciare il porto, occorrerà un’autorizzazione dell’autorità marittima “e comunque -si legga anche nell’ordinanza- non potranno farvi rientro fino a quando l’ordinanza rimarrà in vigore”. Gli uomini del Circomare, a bordo della motovedetta Cp 538, hanno effettuato nei giorni scorsi  (9-11 e 12 aprile) dei rilievi batimetrici nell’area interessata da quello che tecnicamente viene definito un “fenomeno di formazione di barre sabbiose” riscontrando che l’orografie del fondale non è uniforme e la sabbia ha causato anche un restringimento del canale di ingresso al porto. Il provvedimento d’urgenza adottato per motivi di sicurezza dal Circomare chiarisce anche che l’insabbiamento ha ridotto in molti tratti la profondità fino a quote di circa -2,70 metri. A questo punto le operazioni di escavo diventano una priorità.


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