Albino Petrini
di Giorgio Fedeli
Torna a casa dopo due settimane, nella sua dimora a Capodarco, in strada comunale Monte Secco, ma non riesce ad entrare. E’ l’amara scoperta, mista a un velo di mistero, fatta nella tarda mattinata di ieri da Albino Petrini che, per entrare nella sua casa è stato costretto a chiamare vigili del fuoco e carabinieri. Nella sua residenza, infatti, sono ‘passati’ i ladri che dopo aver smontato il cilindro della chiave ed essere entrati, scappando si sono chiusi la porta d’ingresso alle spalle. Quando sono entrati in azione i malviventi? Difficile dirlo proprio perché Petrini ha lasciato Capodarco il 26 marzo scorso ed è tornato solo ieri mattina. “Ma la mia più grande preoccupazione era per i fucili e le pistole che ho in casa, tutto regolarmente detenuto e conservato. E fortunatamente non hanno toccato le armi. Però è tutto molto strano. Non hanno rubato nulla, hanno spostato un portafogli vuoto con un libretto degli assegni. Hanno aperto e rovistato in dei cassetti nella zona dove tengo i fucili. Ma sopra non sono andati. Che abbiano fatto un sopralluogo? O magari sono stati costretti alla fuga da qualcosa? Non ne ho idea. Un vicino di casa nei giorni scorsi mi ha detto di aver notato aperto un cancello che io chiudo sempre. Se cercavano oro, gioielli e soldi, a parte il fatto che non c’erano, avrebbero rovistato dappertutto. Eppure non lo hanno fatto. E le armi, che ovviamente ora porterò via da casa, non le hanno toccate“.
In strada anche diversi vicini di casa di Petrini per una via che si scopre bersagliata dai ladri: “Due settimane fa sono entrati in una casa in questa strada. Ed hanno rubato – racconta Pedra Silla – anche da noi sono venuti, circa 4 anni fa. Sono entrati mentre dormivamo e ci hanno rubato anche l’auto, una Bmw scomparsa nel nulla”.
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