di Alessandro Giacopetti
Dal 2 maggio al 21 giugno torna per la quarta edizione Fermo sui Libri, rassegna culturale distribuita su 8 appuntamenti. Si comincia il 2 maggio al teatro dell’Aquila con Carlo Freccero, ex direttore di Rai 2, e il suo ultimo lavoro, L’idolo del Capitalismo. Una riflessione su come la televisione abbia cambiato la società degli ultimi 50 anni. Il 9 maggio all’hotel Astoria sarà ospite il matematico Piergiorgio Odifreddi con “la democrazia non esiste”; il 19 maggio in biblioteca Spezioli, la storica e giurista Eva Cantarella dialogherà con Lucia Tancredi su un tema riferito alla storia degli antichi romani, quando in una società fortemente patriarcale i figli diventavano maggiorenni solo alla morte del padre.
Il 24 maggio all’hotel Astoria la scrittrice Michela Murgia porterà una riflessione sulla generazione degli anni Settanta, dal suo ultimo libro Futuro Anteriore: una generazione troppo giovane per essere rivoluzionaria e troppo vecchia per aderire alla al nuovo linguaggio della tecnologia. Il 29 maggio alla biblioteca Spezioli sarà la volta di Massimo Teodori, esperto di storia statunitense, parlerà della situazione attuale oltreoceano e degli effetti della presidenza di Donald Trump per il resto del mondo, Europa compresa. Il 7 giugno il giornalista Ernesto Galli della Loggia all’hotel Astoria, sarà protagonista dell’incontro “il tramonto di una nazione”; il 14 giugno al teatro dell’Aquila il narratore Erri de Luca realizzerà l’intervento dal titolo “Heimat, piccola patria”; conclusione il 21 giugno al teatro dell’Aquila dove il giornalista Andrea Scanzi proporrà la sua analisi impietosa sullo stato attuale della politica italiana nel suo intervento “Sulla cattiva strada”.
“Un ciclo di incontri ad alto livello – lo definisce Francesco Trasatti, assessore alla Cultura che aggiunge – quest’anno i calendari di Fermo sui Libri, nel capoluogo, e Parole e Nuvole a Porto Sant’Elpidio erano sequenziali e ciascuno con la sua specificità. Abbiamo voluto creare quindi un percorso comune, visto anche che sia Fermo che Porto Sant’Elpidio hanno il titolo conferito dal Ministero di ‘Città che legge’ dovuto sia a manifestazioni culturali, che ad inviti alla lettura, che a servizi bibliotecari. Appena finita la rassegna a Porto Sant’Elpidio parte Fermo sui Libri”.
“Entrambe le rassegne hanno 4 anni e da sempre avremmo voluto collaborare – aggiunge Monica Leoni, assessore alla Cultura a Porto Sant’Elpidio – come è avvenuto quest’anno. La rassegna è unita dal filo conduttore che punta ad arricchire il territorio con la cultura e attrae pubblico che ama la lettura proveniente da diverse località del Fermano e Maceratese”.
Nicola Verzina, direttore del Conservatorio Pergolesi di Fermo ricorda che “La musica è storicamente in stretto rapporto con la letteratura. L’ente di formazione musicale è presente da anni realizzando introduzioni ad ogni incontro, anche a Porto Sant’Elpidio. Quest’anno abbiamo aumentato il numero dei nostri allievi partecipanti, coordinati dal docente ed ex direttore Massimo Mazzoni”.
Maria Chiara Leonori, spiega: “è un piacere collaborare con Porto Sant’Elpidio la cui biblioteca è inserita all’interno del Sistema Interbibliotecario Piceno che diverrà Marche Sud. Poter ampliare l’utenza della biblioteca Spezioli ospitando questi incontri è importante in un momento in cui aspettiamo che venga riaperta la sala del mappamondo”.
Oriana Salvucci, ideatrice della rassegna Fermo sui Libri parla “dell’Heimat quale filo conduttore della rassegna e che lega gli ospiti. Ha il significato di piccola patria, paese, villaggio, città, ma nel tempo è passato a significare anche cose opposte come pace e guerra, amore e odio, inclusione ed esclusione, locale e globale. E’ un pretesto per riflettere sulla contemporaneità in una edizione di Fermo sui Libri dove i legami tra i relatori presenti sono più evidenti che negli anni passati. Se Freccero, parlerà di una comunicazione che diventa sempre più semplice e incapace di decodificare cosa sta accadendo, Odifreddi analizza il cambio del concetto di democrazia nella quale il popolo passa da essere soggetto attivo ad essere oggetto del governare.
Cantarella porterà il concetto di sostituzione del padre, che non è più indispensabile, mentre Murgia rifletterà sulle relazioni tra le varie generazioni, in quello che sembra ma non è un dialogo perso. Teodori offrirà alla rassegna uno sguardo internazionale dal punto di vista americano sul trumpismo e sui suoi effetti. Galli della Loggia presenterà il tramonto della civiltà occidentale analizzando i progetti falliti e le occasioni perdute mentre Erri de Luca è un intellettuale di raro pregio capace di far seguire l’azione al pensiero, per arrivare ad un giornalista polemico ma brillante come Scanzi”.
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