Barriere architettoniche,
chiese al microscopio: collaborazione
tra vescovo e disabili

FERMO - Dopo l'incontro con il vescovo, l'associazione alza il sipario su tutte le difficoltà che i disabili incontrano nell'accedere alle chiese. "L’arcivescovo ha messo a disposizione un suo referente con cui ci rapportaremo"

La Zerogradinipertutti chiama. L’arcivescovo risponde. Inizia dunque la collaborazione tra la curia e l’associazione di disabili per cercare di eliminare quante più barriere architettoniche possibili dalle chiese. Ieri, infatti, nella sede vescovile dell’Arcidiocesi di Fermo si è tenuto l’incontro tra l’arcivescovo Monsignor Rocco Pennacchio e una delegazione dell’associazione Zerogradinipertutti, formata da Pasqualino Virgili, Anna Diotallevi, Walter Cardarelli, Francesca Restuccia, Angelo Larocca, Giovanna Grasselli, Salvatore Prisco, Catia Smerilli, Ivo Grossi e Amedea Mei, con la presenza per il Comune di Porto San Giorgio del sindaco Nicola Loira, del vicesindaco Francesco Gramigna e del presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Catalini, socio anch’egli dell’associazione, e per il Comune di Fermo del sindaco Paolo Calcinaro, per consegnare una copia della Convenzione Onu sui Diritti delle persone con disabilità insieme ad una targa ricordo (leggi l’articolo). E dopo aver incassato il pieno sostegno dell’arcivescovo Pennacchio nel valutare possibili azioni congiunte per l’eliminazione delle barriere architettoniche presenti nei luoghi di culto dell’Arcidiocesi, per la Zerogradinipertutti è tempo di passare al microscopio le chiese.

“Dopo l’intervento di Calcinaro e di Loira, a testimonianza della preziosa collaborazione avuta finora con l’associazione, Giuseppe Catalini, ha sottolineato l’importanza di considerarci tutti come persone abili in qualcosa, e non abili in altre, tutte con gli stessi diritti. Alcuni rappresentanti della Zerogradinipertutti hanno raccontato all’arcivescovo le tappe più importanti, le idee e progetti portati avanti per l’abbattimento delle barriere culturali e architettoniche, lontano da qualsiasi atteggiamento di pietismo e avvalendosi delle norme contenute nella Convenzione. Tali norme – pone l’accento la Zerogradinipertutti – si basano sul diritto e non su una mera concessione affinché, contro ogni discriminazione, sia garantito alle persone con disabilità il pieno diritto alla partecipazione di tutti gli aspetti della vita sociale. Avendo operato su vari fronti in merito all’accessibilità, l’associazione evidenzia che la Chiesa è in forte ritardo rispetto alle norme; gli ingressi sono quasi nella totalità dei casi di tipo secondario, dietro, di lato, con degli scivoli magari non a norma o montacarichi che finiscono davanti a porte chiuse, spesso impossibili da aprire autonomamente. Chi vuole entrare deve ricorrere all’aiuto di un accompagnatore, anche quando si tratta di persona totalmente indipendente. Si deve chiamare o telefonare, chiedendo di aprire la porta e a volte nessuno è disponibile perché occupato o perché non c’è, e la persona con disabilità non può entrare. Inoltre, è da registrare che ci sono anche chiese prive di un ingresso secondario, quindi totalmente inaccessibili. Quando entra una persona con disabilità in carrozzina, c’è sempre da spostare una sedia o una panca. A meno che non si tratti di una cattedrale, una collocazione giusta e comoda è quasi impossibile. Se la persona si posiziona in fondo, non partecipa, se sta davanti ingombra e questo comporta vivere una situazione di disagio totale.

Considerando le Chiese come luoghi di accoglienza e inclusione per eccellenza, l’associazione fa notare che manca una piena partecipazione delle persone con disabilità alle funzioni religiose, come ad esempio l’accesso al presbiterio e all’ambone per le letture. L’inaccessibilità è quindi totale. Sulla traccia di ciò che ha compiuto Andrea Stella, persona con disabilità, che ha attraversato l’Oceano con il suo catamarano per consegnare la Convenzione a Papa Francesco, la Zerogradinipertutti ha voluto fortemente portare avanti il percorso da lui compiuto a livello internazionale, consegnandone una copia all’arcivescovo. L’associazione – conlcudono dalla Zerogradinipertutti – ha chiesto, inoltre, di poter collaborare con i tecnici della Curia ad uno studio di valutazione su tutte le Chiese della Diocesi, per verificare l’accessibilità totale, interna ed esterna, al fine di permettere a tutte le persone di poter accedere pienamente alla vita religiosa.

L’arcivescovo, dimostrando piena disponibilità e interesse per la tematica, ha messo a disposizione un suo referente con cui la Zerogradinipertutti potrà rapportarsi per iniziare un percorso di collaborazione. Soddisfatta dell’incontro, l’associazione è consapevole che sarà un lungo progetto ma che porterà benefici non solo alle persone con disabilità ma anche alla comunità intera, perché le barriere da abbattere sono prima quelle culturali”.

Abbattimento barriere architettoniche, sindaci e associazioni incontrano l’Arcivescovo Pennacchio


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