Licenziamenti Zeis Excelsa, i sindacati restano fermi sulle proprie posizioni

MONTEGRANARO - Luca Silenzi, responsabile Filctem Cgil Fermo: ". Ci stiamo muovendo per ottenere il riconoscimento dell’area di crisi complessa, non possiamo pensare di fare un accordo al ribasso"

 

di Marco Pagliariccio

La trattativa per evitare il peggio nella vertenza Zeis Excelsa sembra essere arrivata ad un punto di svolta. In negativo.  La scorsa settimana la Regione aveva riconvocato per stamattina ad Ancona, azienda, Cgil e Cisl per rimettere ancora una volta tutti intorno ad un tavolo per cercare una soluzione che scongiurasse il licenziamento di circa 54 dei 116 dipendenti di una delle più importanti aziende del distretto calzaturiero. Ma all’incontro la Cgil non si è presentata e la Cisl ha semplicemente ribadito il suo no ad una riapertura del confronto, che si era chiuso il 29 marzo scorso con la sottoscrizione del verbale di mancato accordo.

“Il tema è serio, parliamo della vita di famiglie, ci sarebbe voluto più rispetto – spiega Luca Silenzi, responsabile Filctem Cgil Fermo – si va avanti così ormai dal 2013. L’unica volontà che si vede è quella di delocalizzare, accentuando un processo in atto già da anni. Noi siamo sempre stati contrari a questo, tanto più che si poteva arrivare fino al 30 settembre coi contratti di solidarietà scaduti il 31 marzo. Avremmo avuto altro tempo per impostare il discorso in maniera seria. Ci stiamo muovendo per ottenere il riconoscimento dell’area di crisi complessa, non possiamo pensare di fare un accordo al ribasso. Anche nell’incontro al Mise dello scorso anno si era cercato di far capire ai vertici della Zeis l’importanza di continuare ad investire in Italia e le possibilità sul piatto. Ma ci fu risposto che anziché di piano industriale si doveva parlare di piano commerciale”.

Ora la strada sembra segnata: per gli operai presto dovrebbero arrivare le lettere di licenziamento, con trattamento di fine rapporto. “L’unica strada per coloro che vogliono è impugnare il licenziamento davanti al giudice, ci sono 60 giorni dalla notifica – aggiunge Silenzi – le abbiamo provate tutte ma non è servito a nulla”.

A dare forza all’azienda, però, ci sarebbe una raccolta firme che ha visto ben 88 dipendenti sottoscrivere la richiesta di riapertura delle trattative. “Una petizione fatta in un’assemblea convocata dall’azienda stessa il 13 aprile scorso – ribatte il sindacalista – Rispondo coi numeri: la Zeis Excelsa aveva 195 dipendenti nel 2013, cinque anni dopo sono 116, quindi 79 sono andati in pensione o si sono ricollocati in altro modo. Non sarà diverso stavolta”.


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