Busta pesante per i terremotati,
chiesta l’esenzione da 24 a 36 mesi

ANCONA - Mozione presentata dal consigliere regionale Boris Rapa del gruppo "Uniti per le Marche". L'invito alla Giunta ad attivarsi con estrema urgenza nei confronti di Governo, Commissario straordinario e parlamentari marchigiani

A partire dal 31 maggio, gli abitanti del cratere del terremoto che ha colpito la nostra Regione e che attualmente usufruiscono della cosiddetta “busta pesante” – l’esenzione dal normale pagamento dell’Irpef – torneranno a pagare le imposte per intero, con in più la maggiorazione della rata prevista per la restituzione delle quote in sospeso.

A tal proposito, il consigliere regionale Boris Rapa, del gruppo “Uniti per le Marche” ha presentato una mozione mirata ad estendere l’esenzione da 24 a 36 mesi. “Visto che il vantaggio non consisteva nell’esenzione ma nel pagamento dilazionato delle imposte nell’arco di massimo 24 mesi – ha dichiarato il consigliere – le condizioni di disagio che hanno giustificato la misura della busta pesante persisterebbero e il pagamento degli arretrati a partire del 31 maggio prossimo provocherebbe numerose altre difficoltà, ottenendo in questo modo il risultato contrario a quello che ci si era prefissi”.

Sempre a partire dal 31 maggio prossimo scade anche la sospensione dei termini di pagamento per le utenze delle abitazioni inagibili ed entro il 31 settembre i gestori emetteranno per tutti gli utenti della zona del cratere un conguaglio relativo al periodo di sospensione, rateizzabile in 36 mesi. Secondo Rapa, a soffrire di questa situazione saranno in particolare i pensionati i quali purtroppo al giorno d’oggi non hanno gli strumenti per comunicare la volontà di rateizzazione, il numero delle rate prescelto e gli strumenti tecnologici per effettuare i pagamenti.

“Ho ritenuto opportuno presentare questa mozione – conclude Rapa – per invitare la Giunta ad attivarsi con estrema urgenza nei confronti del Governo, del Commissario straordinario e dei parlamentari marchigiani affinché si trovino gli strumenti per dare ascolto e risposta alle esigenze dei lavoratori e dei pensionati delle zone colpite dal sisma, tenuto conto della situazione ancora grave in cui versano queste categorie e alle pesanti difficoltà a cui devono ancora far fronte tutti coloro che hanno vissuto la tragedia del sisma”.


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